Nel pomeriggio del 2 ottobre scorso si era presentato presso il commissariato di polizia di Pré a Genova per denunciare di essere stato vittima di una violenta aggressione a sfondo razzista ma dopo una indagine approfondita si è scoperto che la sua versione era totalmente falsa. Per questo motivo un richiedente asilo di nazionalità ivoriana di 31 anni è stato denunciato in stato di libertà per simulazione di reato.
Lo straniero, secondo quanto aveva raccontato allora ai poliziotti, nei pressi del mercato ortofrutticolo era stato avvicinato da quattro ragazzi italiani con i capelli rasati ai lati che avevano iniziato ad insultarlo con pesanti frasi razziste. “Negro vai a lavorare nei campi di pomodori” e “siete troppi, tornatevene a casa” sarebbero stati alcuni epiteti rivolti all’africano dai balordi.
L’uomo aveva anche affermato che, per evitare altri guai, aveva accelerato il passo per raggiungere la propria abitazione venendo, però, fermato ed accerchiato una volta raggiunta via Venezia. Qui era stato colpito con pugni alla schiena dagli sconosciuti che, non paghi delle loro azioni, gli avevano anche sottratto con la forza la carta d’identità e l’abbonamento dei mezzi pubblici per, poi, darsi alla fuga.
Un episodio di violenza odioso e criminale che aveva destato un grande clamore a Genova. Solo che l’agghiacciante racconto fatto dall’immigrato è risultato del tutto falso.
Infatti, a seguito di un'approfondita attività investigativa svolta dalla squadra mobile, eseguita anche attraverso una accurata analisi delle numerose telecamere di sorveglianza presenti nella zona in questione, non è emerso alcun elemento compatibile con quanto denunciato.La versione fornita dal 31enne è stata, così, clamorosamente smentita dai filmati. Per questo motivo l'immigrato ivoriano è stato denunciato dagli stessi agenti per simulazione di reato.
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