Purtroppo siamo la solita italietta, piccola e provinciale. Abbiamo perso per inettitudine la possibilità di portare a Milano l'Agenzia del farmaco che la Brexit ha sfrattato da Londra con il carico di business che si porta appresso. Ieri Gentiloni e Padoan hanno fatto la voce grossa, annunciando ricorsi giudiziari in Europa, perché Amsterdam, che ci ha battuto in finale, mostra difficoltà a onorare gli impegni. Gentiloni come il commissario tecnico Ventura, Padoan come Tavecchio. L'Italia politica segue le orme dell'Italia del calcio, quella eliminata dai campionati mondiali da un avversario mediocre (la Svezia) per essere scesa in campo con la sufficienza e l'arroganza di chi pensava di avere la vittoria in tasca.
La residua, teorica possibilità che gli azzurri del pallone, incapaci di segnare un gol, partano per Mosca (sede dei mondiali), è che uno dei paesi che si sono conquistati il merito sul campo sia colpito da una bomba atomica o distrutto da uno tsunami. Puntiamo sulle disgrazie altrui per rimediare al fatto di non essere stati capaci, anche nel caso dell'Agenzia del farmaco, di segnare un gol a porta vuota. La candidatura di Milano era infatti la migliore di tutte quelle presentate, ma mentre gli altri paesi mandarono in campo le loro prime file (premier e ministri) il governo italiano affidò la pratica a un sottosegretario, Sandro Gozi.
Abbiamo affrontato quella partita con una riserva, per giunta fuori forma, e ora come avvoltoi pretendiamo di rigiocarla perché l'avversario è acciaccato. Cosa peraltro impossibile, come ben sanno Gentiloni e Padoan: non parliamo infatti di un contratto tra privati non rispettato ma di un accordo politico, su regole e metodi, sottoscritto anche dall'Italia.
Se l'Olanda non sarà in grado di fare le cose per bene saranno problemi suoi e dell'Agenzia, così come se la Svezia sarà eliminata con disonore dai mondiali non è che verrà richiamata l'Italia.
La verità è che Gentiloni, e prima di lui Renzi, non solo hanno sbagliato tutto ma se ne sono altamente fregati. E ora fanno una sceneggiata per salvare la faccia in campagna elettorale. Mi spiace per Milano, ma questo succede quando il partito di governo, il Pd, finisce, per stare in metafora, nel pallone.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.