Milano - «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Il motto evangelico di Magdi Cristiano Allam è lo stesso che anima tanti italiani che vogliono capire. Italiani come quelli che ieri sera hanno riempito il teatro Manzoni di Milano per ascoltare dalla voce esile dello scrittore ed editorialista del Giornale la potente verità sul nuovo terribile protagonista di una storia ben lontana dall'essere finita: il terrorismo islamico che minaccia di piantare la sua bandiera sul Vaticano. Nato al Cairo e per 56 anni musulmano moderato, oggi Allam è sotto scorta da 12 anni: gli islamisti lo hanno condannato a morte. Davanti a centinaia di persone, Allam è stato intervistato da Alessandro Sallusti, direttore del Giornale : «L'unico giornale ha ricordato - che quando sono stato sottoposto a un procedimento disciplinare per omofobia ha assunto una posizione chiara». A poche centinaia di metri dal teatro, Porta Nuova pezzo pregiato della città comprata dal Qatar. E intanto corre inesorabile la demografia: «Siamo destinati a essere conquistati».
Verità e libertà. La serata si è aperta con l'attore Edoardo Sylos Labini che ha letto una sura del Corano sulle immagini della barbara distruzione delle statue di Mosul. Ed è proseguita con le profetiche parole di Oriana Fallaci, che morì tre giorni dopo il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI. «Il Papa disse la verità. E la voce di Oriana ha detto Allam - scosse l'Italia e il mondo nella denuncia del terrorismo e anche della pavidità dell'Occidente». A giorni, col Giornale , uscirà un'edizione del Corano commentata da Allam. Nel Corano è la risposta di tutto. L'ha ricordato Sallusti: «Sei stato il primo a sostenere che quel che accade non accade per caso ma perché è scritto in un libro sacro, a cui noi portiamo rispetto, ma di cui non esiste interpretazione». «Nell'islam il Corano è della stessa sostanza di Dio - la risposta - Ecco perché non si interpreta». «E ogni volta che pregano, condannano ebrei e cristiani. Se le cose stanno così, che senso ha continuare a promuovere il dialogo all'insegna del relativismo?».
Ecco il punto: «Non sono pazzi». Ed ecco il monito, che torna alla Fallaci e Winston Churchill, che col nazismo alle porte esortava gli inglesi: «Verseremo lacrime e sangue». «Anche noi verseremo lacrime e sangue. Siamo in guerra».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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