Anche se le indagini - ancora in corso - non hanno finora contestato nulla all'equipaggo della Sea Watch che per due volte in un mese ha recuperato migranti nel Mediterraneo dirigendosi prima verso Malta e poi verso l'Italia contrariamente a quanto ordinato, la nave dell'omonima ong tedesca non può lasciare il porto di Catania dove è approdata ieri.
La Guardia costiera, infatti, ha rilevato nella sua ispezione alcune criticità che impediscono all'imbarcazione di riprendere il mare per "pattugliare" le coste libiche in attesa di avvsitare gommoni e barconi in difficoltà. Sono state individuate una serie di "non conformità" relative sia alla sicurezza della navigazione sia al rispetto della normativa in materia di tutela dell'ambiente marino. E fino a che non saranno risolte "anche con l'intervento dell'amministrazione di bandiera, cioè l'Olanda, in cooperazione con gli ispettori specializzati" la nave "non potrà lasciare il porto di Catania".
Già ieri da Sea Watch si erano lamentati di non poter ripartire subito: "Costretti a rimanere a Catania per la notte, il cambio di equipaggio previsto ci è stato negato", spiegavano dalla ong, "A bordo continuano le richieste di informazioni da parte della polizia.
Nel frattempo il Mediterraneo rimane senza navi civili di soccorso". E oggi torna ad attaccare: "Le autorità, sotto chiara pressione politica, sono alla ricerca di ogni pretesto tecnico per fermare l'attività di soccorso in mare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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