I giovani musulmani italiani: "Integrazione? No, grazie!"

A Crema gli islamici organizzano un incontro per dichiarare la loro estraneità alla tradizione e alla cultura italiana

I giovani musulmani italiani: "Integrazione? No, grazie!"

L'integrazione è impossibile. È questo il giudizio dei Giovani musulmani italiani che a Crema hanno organizzato un incontro, che si terrà oggi presso il Consultorio Diocesano Familiare, intitolato Integrazione? No grazie! Convivenza pacifica!.

Da ciò che si può comprendere dal titolo di questa iniziativa, i musulmani italiani vorrebbero sì rimanere nel nostro Paese, senza però rispettare né la nostra cultura, né le nostre leggi, come ci spiega Antonio Agazzi, consigliere comunale di Crema e vicesegretario provinciale di Forza Italia: "La Diocesi, se persegue il dialogo inter religioso, fa cosa buona e giusta. L'amministrazione pubblica, invece, ha problematiche di altra natura: quindi, a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio, come ci ha insegnato Gesù stesso, dando la più bella definizione del principio dì laicità delle istituzioni. Un principio che l'Islam deve ancora assimilare, a giudicare da ciò che si vede in giro per il mondo e anche sul suolo italiano. In merito alla titolazione del Convegno, per quel che capisco io, l'obiettivo è davvero minimalista: la pacifica convivenza; vien da dire: ci mancherebbe! Ti abbiamo accolto sul suolo italiano - la nostra Patria,...che poi significa Terra dei Padri - non certo perché si inneschi una convivenza...belligerante! Che non traspaia volontà di integrazione,...anzi!, va interpretato come un'operazione verità? Nel caso, la cosa non mi lascerebbe sereno.

Se non vi è, infatti, desiderio di integrazione con la comunità del Paese ospitante, sul piano culturale e quindi della legislazione che regola la nostra convivenza civile, allora, forse, queste persone non sono nel posto giusto. Ma spero di aver capito male".

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