I jihadisti armano i furgoni: 27mila veicoli controllati e 24 arresti in tutta Italia

Dopo l'attentato di Barcellona, scatta l'operazione "Ultimo miglio". In tre giorni controllati 27mila veicoli e arrestate 24 persone. Trovate immagini inneggianti il jihad

I jihadisti armano i furgoni: 27mila veicoli controllati e 24 arresti in tutta Italia

Un'operazione impente scattata dopo il terribile attacco jihadista sulla Rambla di Barcellona. Più di 27mila veicoli controllati tra camion, bus e furgoni, 24 arresti, 114 denunce e 157 automezzi sequestrati è il bilancio dell'operazione "Ultimo Miglio" della polizia che ha avuto come obiettivo il controllo dei mezzi per trasporto collettivo di persone e dei mezzi pesanti all'ingresso dei centri storici delle città (guarda il video). L'operazione, che è durata tre giorni ed è stata coordinata dal Servizio Controllo del Territorio della Polizia di Stato in linea con le direttive impartite dal ministro dell'Interno Marco Minniti, ha permesso tra le altre cose di mettere le mani su due asiatici che si trovavano in possesso di fotografie inneggianti al jihad.

È stato a Roma, con circa 3.500 controlli, il picco degli accertamenti su camion, bus e furgoni nell'ambito dell'operazione "Ultimo Miglio". "La Capitale può rappresentare un obiettivo politico particolare e più volte sui siti jihadisti sono state diffuse immagini del Colosseo - ha riferito all'Adnkronos Maurizio Vallone, direttore del Servizio controllo del territorio della Polizia di Stato - A Milano i controlli sono stati 1.500, a Napoli un migliaio". Vallone sottolinea "l'importanza" dell'operazione che punta da un lato a "rassicurare la popolazione sulla nostra attenzione su questi fenomeni" in un momento storico particolare in cui mezzi pesanti possono trasformarsi in strumenti per compiere attentati, dall'altro a indicare un "modus operandi costante e a mostrare come operare per garantire una cornice di sicurezza alle città anche a fronte di una situazione pericolosa perché incontrollabile a priori".

L'operazione stata portata avanti in tutte le province del Paese. Uno sforzo di intelligence che è stato reso possibile soltanto con una imponente intensificazione dei posti di controllo in prossimità degli accessi ai centri storici volti. L'obiettivo è stato appunto identificare i conducenti e verificare tutte le informazioni attraverso le banche dati delle forze di polizia, compresa quella Schengen. "I risultati ottenuti, grazie all'impiego di 3.500 poliziotti al giorno, sono stati considerevoli - fanno sapere dalla Polizia di Stato - 27.043 automezzi sottoposti a verifica, 32.619 persone controllate (di cui 5.634 stranieri e 6.855 con precedenti di polizia), 24 arresti (la maggior parte per reati connessi a stupefacenti), 114 denunce, 157 automezzi sequestrati, 1.

240 contravvenzioni elevate". Oltre 9.000 gli automezzi controllati al giorno e circa 10.800 le persone sottoposte a controlli in ognuna delle giornate. Tra queste ultime, il 21% è risultato avere precedenti di polizia.

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