I leopoldi e il Marchese del Grullo

Io sono io, e voi non siete un c...». Dal Marchese del Grillo, Alberto Sordi, siamo passati al Marchese del Grullo, Matteo Renzi

I leopoldi e il Marchese  del Grullo

«Io sono io, e voi non siete un c...». Dal Marchese del Grillo, Alberto Sordi, siamo passati al Marchese del Grullo, Matteo Renzi. Stessa arroganza, stessa prepotenza avvicinano il premier e la sua corte all'aristocratico che maramaldeggiava nella Roma papalina del Settecento e che Mario Monicelli ha reso immortale nel celebre film. Oggi non siamo in Vaticano ma alla Leopolda, l'ex stazione ferroviaria di Firenze dove da anni Matteo Renzi raduna la sua corte per celebrare se stesso. Una passerella egocentrica e blindata sulla quale sfilano giullari e cortigiani per decantare le presunte doti del capo e di se stessi. Chi è fuori, chi non si allinea, è trattato e descritto come un reietto. I giornali che hanno osato criticare il governo - tra i quali il nostro - sono esposti in bella vista in una gogna pubblica e al centro di un nuovo gioco di società dal titolo «Vota il peggiore». Non mi sorprende questo esercizio di democrazia. Esattamente un anno fa - a tanto risale l'ultima volta che ci siamo sentiti al telefono - Matteo Renzi mi minacciò per una notizia che lo riguardava, pubblicata sul nostro sito: «Guarda - mi disse - che vengo sotto casa e ti spacco le gambe».Non parlano, alla Leopolda, del colossale conflitto di interesse che coinvolge il ministro Boschi (e tutto il clan fiorentino, come si evince dalla notizia che pubblichiamo oggi in prima pagina) nel caso del fallimento della Banca dell'Etruria. E non vogliono neppure guastafeste. Funzionari compiacenti hanno infatti vietato oggi ai risparmiatori truffati dalla banca di papà Boschi di manifestare fuori dalla Leopolda. Sono per lo più pensionati, indegni anche solo di avvicinarsi alla corte giovane e brillante del premier. E viene rabbia a pensare come invece il via libera i prefetti lo diano praticamente ogni giorno a chiunque voglia occupare e paralizzare le nostre piazze, imbrattare e a volte devastare le nostre strade.Ma nei regimi funziona così.

Il duce non va disturbato, il diritto a manifestare deve essere compresso e silenziato, l'informazione derisa, visto che almeno per il momento non può essere soppressa. Il Marchese del Grullo non ama il confronto, ormai gioca solo in casa e solo se la casa è blindata. Perché se mette fuori la testa, dal popolino parte una pernacchia lunga tanto.

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