"Per solidarietà alla famiglia di Desirée, l’ingresso è vietato a nigeriani e senegalesi e finti profughi in generale. Questo è l’unico modo che abbiamo per protestare. Condividete affinché altri facciano uguale. Ciao piccola stella". Il messaggio - poi rimosso con tanto di scuse - era comparso sulla pagina Facebook del "Salottino del Ponte", un circolo privato di Susa.
L'idea dei titolari del circolo ha scatenato la bufera. Molti i commenti critici e le accuse di razzismo. Alla fine i titolari hanno provato a spiegare: "È stata una provocazione un po’ troppo forte dettata da una rabbia immensa per un omicidio disumano di una bambina .
L’onestà e la correttezza non c'entrano col colore della pelle. La nostra voleva essere solo una denuncia ma non a sfondo razzista".Sul post adesso indagano i carabinieri e la procura potrebbe ipotizzare il reato di istigazione all'odio razziale.
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