Ignoranza al potere

Grillo vuole sorteggiare i parlamentari ma i suoi deputati sono già stati scelti a caso e lo dimostrano con gaffe ed errori

Ignoranza al potere

Beppe Grillo insiste: la democrazia è superata, in attesa di un nuovo sistema tanto vale estrarre a sorte i cittadini da mandare in Parlamento. Dalle colonne del Corriere della Sera, Sabino Cassese, presidente emerito della Corte costituzionale, gli risponde allibito: sceglieresti tu l'idraulico, il pilota dell'aereo sul quale viaggi o il medico che deve curarti per sorteggio? Se no, perché allora affidarsi a politici incapaci o inesperti? Domande banali nella loro efficace semplicità e chiarezza. Domande che Grillo evita buttandola sull'insulto: «Parole di un parruccone, di un istruito stupido». C'è una cosa che in effetti il professor Cassese non ha chiaro. Quella di Grillo non è una visione o una previsione ma la fotografia della realtà. Il nostro Parlamento già oggi è composto in gran parte da «sorteggiati» che nulla hanno a che fare con il compito che li aspetta. Sono i deputati e senatori grillini che hanno vinto il biglietto per Roma alla lotteria delle primarie (farsa) Cinquestelle. Gente che con quaranta voti di preferenza si è ritrovata dal nulla che era agli scranni parlamentari. Una massa di ignoranti, politicamente parlando ma non solo, ha preso in mano il Paese senza avere titoli, brevetti o capacità, esattamente come l'idraulico, il pilota e il medico evocati da Cassese.

Abbiamo una ministra della Repubblica, Barbara Lezzi, secondo la quale il Pil aumenta d'estate perché fa caldo e che voleva ridurre il numero dei parlamentari con un decreto del governo (non si può fare se non cambiando la Costituzione). E abbiamo un sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, convinto che l'uomo non sia mai andato sulla Luna e presentatore di un progetto di legge per legalizzare matrimoni tra specie diverse. C'è anche l'onorevole, Andrea Mura, convinto di poter fare il deputato dalla sua barca a vela perché l'importante è «fare il testimonial della lotta all'inquinamento del mare». Per non parlare dei vegani, dei No Vax, No Tav e no ricchi che vorrebbero una Italia a loro immagine e somiglianza.

Questa è la «democrazia a sorteggio» cara a Grillo. E questi sono i risultati. Caro professor Cassese, il suo allarme giunge ahimè tardi.

Possiamo solo sperare nel colpo di fortuna che il prossimo sorteggio peschi qualcuno non dico come lei (non glielo auguro e sarebbe troppo) ma almeno pratico di congiuntivi e se non proprio di Pil almeno di sbarchi sulla Luna. Perché la farsa non diventi tragedia.

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