Un immigrato, con regolare permesso di soggiorno, ha aggredito l’autista di un autobus del trasporto pubblico e ha accoltellato un carabiniere intervenuto per sedare la rissa. La violenza si è verificata a Pordenone, dove l’uomo originario del Burkina Faso - già noto alle forze dell'ordine - è stato poi messo in manette dagli uomini dell’Arma, accorsi a soccorrere il collega.
Noto perché, come si apprende, poco più di un mese fa, l'extracomunitario era già stato fermato e processato, con rito direttissimo, per gli stessi reati commessi in questo episodio. E lui aveva patteggiato una condanna a 9 mesi, venendo però subito liberato.
Il 28enne africano è stato allora riarrestato con l’accusa di lesioni aggravate, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Il tutto si è verificato a bordo del mezzo pubblico, dove l’uomo – come rende noto il Messaggero Veneto di Pordenone – ha iniziato dal nulla a prendere a calci e pugni la corriera stessa, venendo richiamato dall’autista, che si è trovato così costretto a fronteggiare una situazione di pericolo, l’ennesima in Italia per la categoria degli autisti e dei controllori, di bus e treni, quasi quotidianamente presi di mira da soggetti violenti e malinenzionati.
Il commento di Salvini
La vicenda è stata commentata anche dal leader della Lega e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che sui suoi canali social ha scritto: "Un 28enne del
Burkina Faso, titolare di carta di soggiorno e con precedenti per oltraggio e resistenza, picchia un autista e accoltella un Carabiniere. Ma per qualche buonista questo sarà senz'altro un reato lieve...#tolleranzazero".
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