Anche i terremotati finiscono nei gangli di una burocrazia senza senso e di una giustizia irrispettosa. Costretti al gelo dal terremoto che ha distrutto loro la casa, si sono visti arrivare una multa salata perché hanno costruito in cortile una casetta di fortuna per ripararsi dal freddo. Avrebbero dovuto, infatti, richiedere la certificazione di impatto ambientale dal momento che molte zone fanno parte del Parco naturale dei Monti Sibillini.
Abusivismo edilizio. È questa l'assurda accusa con cui, come racconta ItaliaOggi, la Regione Marche si sta scagliando contro i terremotati. "Si invitano i Comuni interessati dagli eventi sismici ad attenersi alla normativa statale in merito alle soluzioni alloggiative". La stretta è arrivata dopo che molti sindaci dei Comuni devastati dallo sciame sismico degli ultimi mesi hanno cominciato a tollerare l'installazione di casette fai-da-te (quasi sempre di legno) non lontano dalle macerie delle case. Le case di legno, promesse dall'ex premier Matteo Renzi, non sono ancora arrivate. La Protezione civile non le ha ancora fornite. E gli sfollati sono lasciati al freddo.
"Sono attribuite alle Province – aggiunge la delibera inviata dalla Regione Marche ai sindaci - le funzioni in materia urbanistica e in particolare i poteri di sospensione o demolizione di opere difformi dal piano regolatore generale e l'annullamento di concessioni e autorizzazioni comunali. L'esecuzione di opere edilizie in assenza del titolo abitativo previsto per legge configura il reato di costruzione abusiva". Il pugno duro della Regione, però, è uno schiaffo a tutti i terremotati. "Stiamo preparando un regolamento per il posizionamento delle strutture temporanee, anche perché è la prima richiesta che i cittadini ci presentano quando entrano in Comune. Sono convinto sia giusto, e andremo avanti", spiega a ItaliaOggi Gabriele Santamarianova, sindaco di Serravalle del Chienti.
Molti sfollati hanno acquistato casette amovibili. Vanno per la maggiore le casette con le ruote. Costano 9.000 euro circa. "Queste persone non solo non hanno più la casa, ma hanno anche speso soldi per sistemarsi alla meno peggiom - continua Santamarianova - figuriamoci se adesso le faccio rimuovere o addirittura demolire.
C'è gente poi che si è arrangiata con questa soluzione perché ha paura di dormire in casa, ma vuole restare vicino alla propria abitazione. Non ci stiamo a una decisione calata dall'alto, non su questo tema".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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