Insultò il migrante e la Boldrini: stipendio dimezzato all'agente

Nel salvare un migrante finito in autostrada con la bici, aveva fatto un video critico contro la Boldrini. Ora i magistrati lo hanno punito duramente

Insultò il migrante e la Boldrini: stipendio dimezzato all'agente

"Siamo di fronte a un padre di tre figli costretto a campare con 700-800 euro perché ha fatto una semplice battuta". Gianni Tonelli, il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), non ci gira troppo attorno. E,sentito da Libero, attacca a testa bassa il Tar del Piemonte che nei giorni scorsi ha respinto la domanda cautelare avanzata da un agente di polizia finito nei guai per un video pubblicato su internet lo scorso luglio (guarda) in cui prendeva in giro un immigrato e il presidente della Camera Laura Boldrini. "L'agente rischia addirittura l'espulsione dalla polizia - sbotta Tonelli - ma vi rendete conto?".

Nel video si vede la volante dell'agente "scortare" un immigrato in bicicletta nella corsia di emergenza dell'autostrada Torino-Bardonecchia. "Risorse della Boldrini, ecco come finirà l'Italia - commentava l'agente nel video - tutti su una Graziella in autostrada a comandare". E ancora: "Voi che amate Laura Boldrini, voi che avete voluto questa gente... Goditi questo panorama, ecco le risorse della Boldrini: un tipo che pedala sulla Graziella pensando che fosse una strada normale, con le cuffiette in testa". Ne era nata una bufera senza fine. E il poliziotto era stato sospeso dal servizio. Eppure lo stesso Moussa Qattarra, il 19enne scortato nel video, aveva ringraziato la pattuglia di avergli "salvato la vita". "Pensavo di aver preso la tangenziale come faccio sempre - aveva spiegato - i poliziotti mi hanno accompagnato al sicuro". Ma niente. Ora deve tirare avanti con lo stipendio dimezzato.

Il poliziotto ha provato a fare ricorso. Tutto inutile Nel respingere la domanda di reintegro il Tar ha ritenuto ravvisabile nella condotta dell'agente "mancanza di capacità di autocontrollo" che, invece, si "deve ragionevolmente pretendere da un organo di polizia". "Prendiamo atto dell'ordinanza e siamo dispiaciuti - spiega l'avvocato Luca Verrienti, legale difensore dell'agente - ma riteniamo che la condotta dell'agente abbia contribuito a salvare vite umane, quella del signore ivoriano in bici e quella di altri utenti". Per Tonelli, però, in questo provvedimento c'è una forte sfumatura politica".

Adesso non resta che riporre fiducia nella Commissione provinciale di disciplina. Tra qualche settimana l'organo interno della polizia deciderà, infatti, quale provvedimento adottare nei confronti del poliziotto.

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