Quattro lunghi anni passati in auto, trovando solo per brevi occasioni ospitalità in qualche centro per anziani. È la triste storia di Giovanni, 46 enne italiano di Avezzano, in Abruzzo. Qualche tempo fa è rimasto senza lavoro e senza casa. Così, si è dovuto accontentare della sua vecchia Volksvagen con le gomme bucate. Orami diventata la sua casa.
La storia stride, troppo, con le immagini dell'accoglienza che l'Italia riserva ai tanti profughi che arrivano in Europa. Per Giovanni non si è mosso nessuno. Non si è mosso il comune, non si è preoccupato il Vescovo. "Insieme alla famiglia di profughi, trovate un posto anche a questo marsicano disperato", è l'appello di un giovane che ora sta aiutando il disoccupato.
Come racconta marsicalive.it, Giovanni è costretto a elemosinare ogni giorno un pasto. Qualche tempo fa è stato ospite di una casa di accoglienza (San Giuseppe di Avezzano), ma per lui il posto era disponibile solo nei mesi freddi. Dal giorno in cui ha lasciato il centro, nessuno si adoperato per trovargli una sistemazione. Ha due figli di 14 e 19 anni, è separato e senza lavoro.
Nei giorni scorsi un giovane del luogo, Nello Mignini, è andato a portagli da mangiare. "Questa è l’Italia: abbandonare un povero uomo che vive dentro la macchina da ben quattro anni e in che condizioni. Per il momento - spiega il ragazzo - gli ho portato da mangiare e ora sto facendo il possibile per portare aiuto e serenità a questo povero uomo dimenticato e abbandonato da tutte le autorità”.
"Ho letto che monsignor Santoro prenderà in curia una famiglia di profughi - continua - vorrei chiedere se potesse accogliere anche Giovanni, che è di Avezzano e ne ha veramente bisogno perché non ce
la farà a trascorrere in auto un altro inverno". Ma l'appello dei Vescovi ora è ad accogliere i migranti. Chissà se troveranno mai posto per un italiano. Le possibilità non sono molte: hanno già avuto 4 anni per pensarci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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