Ha esalato l'ultimo respiro l'11 agosto. Severino Pozzalo, nel silenzio e abbandonato dalle istituzioni che avrebbero dovuto aiutarlo. Un uomo italiano di 59 anni è stato trovato nell'abitacolo della sua auto senza vita.
Quell'auto che era diventata la sua casa a Montelabbate (Pesaro). Un decesso per cause naturali, dopo una vita costellata da disoccupazione, la separazione e da un anno anche dall'assenza di un letto dove dormire.
Non voleva sostegni dal Comune. Forse per orgoglio. Eppure da tempo nessuno si è attivato prontamente per aiutarlo, nonostante la sua situazione fossa a conoscenza dei servizi sociali. Chissà se fosse stato un profugo, lo avrebbero messo un centro di accoglienza.
E' quello che pensano gli amici e gli abitanti di Montelabbate, che nei giorni scorsi hanno fatto girare un video su Facebook in cui accusano il governo e la Chiesa di dare maggiori attenzioni agli immigrati che agli italiani. "Questa vicenda grida vendetta. Ha vissuto per un anno abbandonato dalle istituzioni. Se sei italiano sei discriminato - ha detto in un video-denuncia il portavoce del Movimento popolare "Lega Italica", Davide Fabbri - Mi rivolgo al cardinale (Galantino, NdR) che dice che vogliamo raccogliere voti sulla pelle dei migranti. Ma non è vero: noi italiani chiediamo solo rispetto".
Poi aggiunge: "La Chiesa non pensa ai parrocchiani che gli sono vicini, ai disoccupati". (Guarda il video)Dalla morte di Severino Pozzalo lascia solo una domanda in bocca: perché nessuno pensa prima agli italiani?
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