I cristiani contaminano l'acqua. È questo quello che viene insegnate nelle scuole dei paesi islamici, il Pakistan in particolare. "L'odio in Pakistan è così radicato che tanti musulmani pensano che i cristiani contaminino l'acqua potabile, tanto da bere in pozzi separati", ha detto al Foglio Wilson Chowdhry, presidente della British Pakistani Christian Association (BPCA). "Musulmani che sono istruiti nelle madrasse, perché è più conveniente - continua - Questo consente all'imam del luogo di coltivare l'odio attraverso una linea 'dura' dell'islam, che è quella che va per la maggiore nelle moschee del paese. In Pakistan, i cristiani sono considerati spie dell'occidente, ed è per questo che non è affatto sorprendente che si siano verificati proprio qui tre enormi attentati negli ultimi quattro anni".
Per questo la strage di Lahore del giorno di Pasqua non deve stupire. E forse non deve stupire nemmeno l'odio che una parte dei musulmani prova nei confronti dell'occidente a tradizione cristiana. È la guerra santa. Anche in questo. Anche nel disegnare i cristiani come pericolosi, come potenziali "virus" da debellare.
I cristiani in Pakistan vengono "demonizzati e ridicolizzati" ogni giorno. Non c'è molta speranza per loro. "Questo continuo inculcare odio verso le minoranze dalla culla alla tomba - continua Chowdhry - ha creato una società che facilmente si è votata all'estremismo. Ciò che è accaduto domenica segue semplicemente il corso naturale degli eventi. Odio inevitabile? Sì, se si insegna ai bambini che i cristiani non dovrebbero esistere e che bisogna spazzarli via quando saranno più grandi". Difficile cambiare questa mentalità nei confronti dei cristiani, se a scuola si impara che bere dallo stesso pozzo di un seguace di Cristo rischia di farti morire.
La vita dei cristiani in Pakistan è atroce. Sono i martiri di questo millennio, e forse a volte rimangono troppo nell'ombra. Muoiono per la loro fede. "Negli ultimi quattro anni, tre attacchi dinamitardi hanno portato alla morte di più di duecento cristiani, con feriti stimabili a oltre cinquecento. E poi Shama e Shazad, i coniugi bruciati vivi in una fornace di mattoni, l'uccisione di cristiani a Karachi. Anche lo Stato è coinvolto, implicato nell'omicidio di innocenti uomini cristiani, impiccati o assassinati in modo brutale dalla polizia. Le chiese sono spesso costrette a firmare contratti con notabili musulmani locali in riunioni in cui i cristiani si trovano in inferiorità numerica (riunioni presidiate dalla polizia)." Non solo. "ll contributo dei cristiani alle sorti del Paese è escluso dai programmi di studio, ed essi sono costantemente ridicolizzati nel tentativo di minarne la fede. Nel 2013, la ong musulmana Movement of Solidarity and Peace ha riferito che settecento ragazze cristiane erano state rapite, violentate e costrette a un matrimonio islamico". “E' un processo che demoralizza la comunità cristiana e il mondo rimane in silenzio".
E cosa fa l'Europa per i cristiani perseguitati? Nulla, o quasi. "I governi comunitari sono ancora impegnati a farsi carico di enormi quantità di richiedenti asilo dalla Siria e dall'Iraq, molti dei quali sono tra coloro che hanno seviziato e ucciso migranti cristiani nei campi profughi. La loro ideologia potrebbe non essere così distante da quella dello Stato islamico, come invece sostengono i governi europei. L'assalto alle donne in Germania ne è una dimostrazione. Più di 130 mila musulmani britannici credono che Mumtaz Qadri sia un eroe, e hanno già firmato una petizione che chiede la condanna del governo pakistano. Un negoziante musulmano di Glasgow è stato ammazzato dopo che aveva augurato ai cristiani una Buona Pasqua. Ucciso da musulmani che hanno condannato il suo amore per le persone di altre fedi". Una polarizzazione che si ripete in occidente, nelle nostre città e nelle nostre case. "Un numero allarmante di europei musulmani si sta unendo alla causa del Califfato.
Se mi si chiede cosa pensi della questione, personalmente direi che i britannici e gli altri europei dovrebbero revocare la cittadinanza per quanti tradiscono l'accoglienza ricevuta". Ma l'Ue fa l'esatto opposto. Fa entrare potenziali terroristi e lascia da soli i cristiani del mondo: "I paesi europei - conclude Chowdhry - dovrebbero dare priorità ai richiedenti asilo cristiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.