È Venezia l'ultimo obiettivo dei tagliagole dell'Isis. Lo riferisce l'Espresso, citando fonti interne all'antiterrorismo del ministero dell'Interno.
Per i terroristi la città lagunare costituirebbe l'habitat "ideale per nascondersi", ma il pericolo riguarderebbe l'intero Veneto, per la prima volta descritto come uno "scenario caldo". Ad innalzare il livello della tensione, spiegano gli 007, è innanzitutto il rientro in patria dei foreign fighters italiani. Gli investigatori dell'intelligence sono sulle tracce del siriano Ahmed Dughaim, in procinto di tornare in Laguna con già un contratto di lavoro in mano e dove ha già la residenza, avendovi trascorso parecchi anni. Dughaim avrebbe combattuto in Medio Oriente sin dal 2012.
Oltre al suo nome, l'Espresso cita quello del gruppo islamista albanese che fa capo a Baftjar Bruka, già ricercato per il coinvolgimento nella preparazione nell'esecuzione di tre attentati a Tirana lo scorso febbraio, tutti progettati collegando ordigni esplosivi a un
telefono cellulare.Bruka, peraltro, era già stato fermato in Toscana nel 2013 e segnalato a Venezia l'anno successivo. Tuttavia, al momento attuale, potrebbe preparare un piano d'attacco proprio contro la perla della Laguna.
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