L'ammiraglio Credendino: "Possiamo fermare gli scafisti"

L'ammiraglio Credendino spiega la missione Eunavformed: "L'Onu deve darci l'ok per l'intervento"

L'ammiraglio Credendino: "Possiamo fermare gli scafisti"

"La missione Eunavformed per il contrasto agli scafisti, su cui il Consiglio Ue ha deliberato il 22 giugno, è nella fase 1, raccolta di informazioni, ma è pronta a passare alla fase 2, che consente di arrestare gli scafisti e di distruggere le imbarcazioni. Lo spiega in un’intervista alla Stampa l’ammiraglio italiano Enrico Credendino, a capo della missione. "Il mandato è ’imporre la legge con l’uso della forza. Il nostro obiettivo sarà di disarticolare il business dei trafficanti. Per fare ciò nella fase 2, se autorizzata dalla Ue, noi avremo il potere di salire a bordo dei natanti, ispezionarli, accogliere i migranti, arrestare gli scafisti, distruggere le loro imbarcazioni. Tutto ciò, però, restando in acque internazionali", dice Credendino. "Occorre una decisione delle Nazioni Unite e/o un invito del governo libico per poter fare qualcosa del genere in acque territoriali libiche. A maggior ragione nella fase 3, che prevede il temporaneo sbarco sul terreno per la distruzione degli assetti degli scafisti".

La missione Eunavformed, sottolinea l’ammiraglio, "non prepara l’invasione della Libia.

Se la Ue si è affidata alle marine militari è perchè soltanto le nostre navi hanno la capacità di stare in alto mare a lungo, di ospitare aerei e elicotteri, di ospitare uno stato maggiore multinazionale, di accogliere centinaia di naufraghi alla volta, di interfacciarsi con gli apparati di comando e controllo".

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