Lapsus di Jovanotti in ateneo: "Io a quel summit segreto per fissare le sorti del mondo"

Il cantante racconta di esser stato invitato a un summit blindato assieme al Capo della Banca mondiale: "Le decisioni non le prende più la politica"

Lapsus di Jovanotti in ateneo: "Io a quel summit segreto per fissare le sorti del mondo"

Jovanotti, durante l'incontro organizzato dall'università di Firenze, non ha parlato solo di Jobs act. Quello che i media non hanno fino ad ora notato è che il cantante ha raccontato anche di un incontro a cui ha partecipato l'anno scorso: "Mi è successa una cosa l'altr'anno: sono stato invitato a un summit segr... ehm, privato, molto esclusivo ed organizzato da un'azienda molto importante di Internet".

A questa riunione, prosegue Jovanotti, "erano state invitate le 80 persone più importanti del pianeta per quanto riguarda il futuro". Quello a cui ha partecipato Jovanotti era un "evento off the records", a porte chiuse. Ovvero blindatissimo, come sottolinea lo stesso cantante. "La cosa interessante di questo incontro è che c'erano premi Nobel, Ceo, amministratori delegate di case farmaceutiche, tecnologiche, femministe, ma non c'era un politico. C'era il capo della banca mondiale". Perché non c'erano i politici? "Perché non servono. Le cose non si decidono più a livello politico". "La politica - prosegue Jovanotti - amministra questa situazione, ma le decisioni non le prende più la politica".

E fa persino un po' sorridere quando Jovanotti cita un verso di una sua canzone - "è il tecnocrate di turno quello che ci fotte" - ma non si accorge che, molto probabilmente, l'incontro a cui ha

partecipato era proprio un incontro di tecnocrati.

Incuriositi da queste sue affermazioni, abbiamo provato a contattare Jovanotti, per avere maggiori delucidazioni, ma, purtroppo, questa opportunità non ci è stata concessa.

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