L'arcivescovo di Ferrara, monsignor Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes, benedice lo sciopero della fame per lo ius soli lanciato da alcuni docenti e da alcuni parlamentari della maggioranza: "Il digiuno - afferma in un’intervista all’AGI - è sempre stato uno strumento di denuncia e libertà, un segno del valore della proposta che si vuole sostenere, un segnale importante di attenzione. È nella tradizione cristiana creare occasioni, percorsi, attraverso questo tipo di strumenti miti e esigenti". Recentemente il Cardinal Bassetti, presidente della Cei, ha frenato sull'introduzione dello ius soli sostenendo che prima della cittadinanza serve un percorso di accoglienza e di integrazione. Bassetti inoltre ha fatto notare come lo ius soli non è certo un dogma di fede. E su questo punto Perego risponde: "Il problema non è terminologico. Ma certamente il mondo cattolico, a partire dall’associazionismo e dalla Caritas, vede in questo provvedimento una buona soluzione. La legge in realtà, così come è stata formulata, più che uno ’ Ius solì è uno ’ Ius culturae e riguarda poche migliaia di persone: ragazzi che hanno terminato gli studi, che giocano con i nostri ragazzi, partecipano alla vita delle nostre città.
I cui genitori lavorano qui da noi in modo regolare e sono integrati nelle nostre comunità. Rinviare ancora questa legge significa non volere quella cittadinanza attiva dei migranti che è un tassello della democrazia. È questo l’aspetto più deludente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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