Francesca Di Grazia e Martina Incocciati sono state uccise. Ne è certo il colonnello dei carabinieri Giovanni De Chiara, che ha escluso la pista dell’omicidio-suicidio per il delitto di Cisterna di Latina e ha confermato che le indagini si stanno orientando nella direzione del duplice omicidio.
Un delitto particolarmente efferato: le donne sono state uccise con numerose coltellate e l’arma del delitto non è stata trovata. Ma alla fineil cerchio si è chiuso. Ha confessato il 35enne indiano sospettato dai carabinieri dell’omicidio di Francesca Di Grazia di 56 anni e della figlia 19enne Martina Incocciati. L’uomo, che aveva una relazione con la 56enne, avrebbe riferito di essersi recato nell’abitazione delle due - in piazza dei Bonificatori a Borgo Flora, frazione rurale di Cisterna di Latina - in seguito all’ennesima richiesta di denaro da parte della donna. Giunto nell’appartamento sarebbe scoppiata una lite che sarebbe all’origine del raptus che ha portato l’uomo a uccidere madre e figlia.
L’uomo - che sarebbe residente a
Nettuno e in Italia con regolare permesso di soggiorno - è stato raggiunto in nottata dai carabinieri che hanno incrociato i tabulati telefonici e ripercorso gli ultimi movimenti dei cellulari della donna e dello straniero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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