L'avvocato: "Si può aggirare il metal e introdurre un'arma"

L'avvocato: "A volte i clienti entrano con gli avvocati senza passare dal metal detector"

L'avvocato: "Si può aggirare il metal e introdurre un'arma"

L'assassino delle quattro persone uccise questa mattina al Tribunale di Milano è stato catturato. Arrestato dai carabinieri a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, a nord-est del capoluogo lombardo.

Ora che il responsabile è stato preso, però, si conclude l'emergenza della sparatoria e se ne apre un'altra, che chiama in causa molti e diversi responsabili: quella della sicurezza. Come ha potuto lo sparatore introdurre un'arma all'interno del Palazzo di Giustizia? Come è potuto uscirne? Quali sono le procedure di sicurezza standard?

Lo abbiamo chiesto all'avvocato Maurizio Carretta, presente in tribunale al momento della sparatoria: "Alle 11 ero in udienza, davanti al giudice e ho assistito in diretta al tutto - ci spiega al telefono - Gli spari, il fuggi fuggi…però poi noi siamo rimasti bloccati, ci hanno detto di rimanere chiusi nelle cancellerie e nelle aule. Chiusi a chiave fino alle 12.30, quando è arrivata la notizia della cattura."

"Per entrare in Tribunale bisogna passare da un metal detector. Sono esentati solo avvocati, magistrati e dipendenti, che entrano mostrando un tesserino: il pubblico deve passare controlli più approfonditi."

Certo, prosegue Carretta, "teoricamente mostrando il tesserino all'agente di custodia è possibile introdurre di tutto. In Tribunale entra ogni giorno una popolazione sterminata, ci sono almeno 7-8 varchi: quattro ingressi principali sui quattro lati e poi gli ingressi sui passi carrai. Anche lì c’è una guardia, mostri il tesserino e passi: io potrei avere in borsa di tutto."

Ma è vero, come si sostiene da più parti, che i clienti entrino al seguito degli avvocati bypassando i controlli? "Di solito non succede, ma può capitare. Può succedere, se la guardia o ti conosce talmente bene…. tu dici “è con me”, magari lo vedi in giacca e cravatta… Sì, può capitare. Noi abbiamo anche dei tesserini che è un attimo, volendo… Se uno si procura un tesserino, lo trova per terra e lo mostra al volo, entra talmente tanta gente ed è tutto talmente frenetico."

Insomma, le procedure vengono rispettate, ma all'eccezione c'è sempre la regola. La dinamica, per ora, resta tutta da chiarire.

Anche perché, come ricorda l'avvocato Carretta, "nulla ci dice che la pistola che ha sparato appartenesse effettivamente all'assassino. Magari l'ha recuperata all'interno del tribunale." E questo allarga di molto i confini del problema.

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