Migranti, l'Unhcr denuncia un nuovo naufragio: "63 dispersi"

La denuncia dell'Oim su Twitter: "Il barcone su cui viaggiavano si è capovolto. Altre 41 persone sono state tratte in salvo"

Migranti, l'Unhcr denuncia un nuovo naufragio: "63 dispersi"

Ci sarebbe stato un altro naufragio al largo della Libia.Dopo le 100 persone disperse, tra cui tre bambini morti dopo che il barcone si è ribaltato, ora sarebbero 63 i dispersi.

A darne notizia con un tweet è l'Unhcr Libia. Il barcone su cui viaggiavano circa 100 persone si sarebbe capovolto e avrebbe inghiottito in mare circa 63 persone non lontano da Zwara. 41 di loro sono state tratte in salvo dalla Guardia costiera di Tripoli.

Al momento, però, il personale di soccorso inviato sul posto dalla Libia non ha trovato traccia di persone morte. È quando ha affermato il colonnello Tawfik al-Sakir, funzionario della Guardia costiera libica. Chi viaggiava nel barcone ed è sopravvissuto, però, sostiene che molte delle persone che erano state caricate sul gommone sono scomparse. E infatti lo stesso portavoce della Marina libica, Ayob Amr Ghasem, ha confermato - come scrive Repubblica - che "sicuramente" c'è stato un naufragio con conseguenti vittime: "Ci sono varie imbarcazioni e una era in condizioni critiche. Sicuramente ci sono dei morti", ha detto.

Si tratta del secondo naufragio in due giorni. Ieri l'Ong spagnola Open Arms aveva accusato l'Italia per il decesso dei migranti, accuse rispedite al mittente da Matteo Salvini. La tesi del leghista è chiara: se qualcuno muore a poche miglia dalla Libia non può essere una responsabilità dell'Italia. Ma oggi la Open Arms è tornata all'attacco. "E' successo di nuovo, un altro dannato naufragio. Vogliamo i responsabili", ha scritto sui social Proactiva. In un video il fondatore, Oscar Camps, ha aggiunto: "L'Aquarius è a Marsiglia, la Lifeline sequestrata a Malta, Sea Watch non può lasciare Malta, Open Arms sta andando a Barcellona per sbarcare 60 persone. Nel frattempo - dice Camps - oggi sono morte altre 63 persone, più di 170 in 48 ore. E' una vergogna e spero che vengano individuate le responsabilità".

Anche perché in questo fine settimana la Marina libica ha lavorato sodo. Al largo delle sue coste, in diverse operazioni, i guardiacoste hanno recuperato 220 persone.

A rivelarlo è stata la stessa Guardia Costiera su Facebook. Tanto che oggi l'Oim, secondo quanto riporta TgCom24, ha lanciato l'allarme sul sovraffollamento e sulle "condizioni disumane" in cui verserebbero oltre 10mila migranti nei 20 centri di detenzione in Libia.

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