“Abbassa lo sguardo quando parli con me, sei una donna”. La frase, sibillina, pronunciata da un islamico non ha risuonato in un ospedale di Herat o Baghdad. Ma a Saronno, dove una esperta infermiera si è trovata nella spiacevole situazione di doversi sentir rivolgere queste parole dal parente di una donna che stava visitando.
Secondo quanto riporta la Prealpina, la vicenda risalirebbe a fine agosto, quando un giovane e sua sorella hanno accompagnato la madre malata al pronto soccorso. Sia la donna che la ragazza indossavano il velo. Alla signora, scrive il quotidiano locale, è stato quindi somministrato un antidolorifico e poi le è stato assegnato un codice verde.
Quando l’infermiera è andata a riferire all’uomo le condizioni della madre e ciò che era stato fatto per curarla, l’uomo avrebbe contestato la diagnosi "fatta da una donna" e la decisione di assegnare il codice verde. “Abbassa lo sguardo quando parli con me, sei una donna”, le avrebbe detto il musulmano.
L’uomo, scrive il quotidiano locale, si sarebbe placato solo grazie all'intervento di un agente della polizia locale che si trovava al nosocomio per assistere un paziente giunto sul posto a causa di un incidente stradale. Il fatto sarebbe stato confermato anche dai rappresentanti sindacali. La madre dell'islamico si sarebbe poi scusata per l'accaduto.
Duro il commento di Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda: “Per la serie ecco l'integrazione di cui blatera la sinistra boldrianiana...
all'ospedale di Saronno una 'risorsa' mediorientale, un immigrato islamico, inveisce contro un'infermiera che stava curando la madre invitandola ad abbassare lo sguardo e chiedendone la sostituzione con un infermiere di sesso maschile... è questa l'integrazione di cui parla la sinistra?”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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