Non si è fatto attendere il commento di Selvaggia Lucarelli su Facebook in merito alla vicenda dei due poliziotti che a Sesto San Giovanni ieri notte hanno freddatto Anis Amri, il jihadista della Strage di Berlino.
Per la Lucarelli, Luca e Cristian non sono "eroi", ma "al massimo poliziotti coraggiosi con buoni riflessi". Ma soprattutto critica alcuni post sui profili Facebook di uno dei due agenti che ha condiviso alcune foto di Mussolini, si è fatto ritrarre nel saluto romano e altri post "scomodi". "Per quello che mi riguarda - scrive la Lucarelli - un poliziotto che chiede i documenti a una persona per effettuare un banale controllo e si trova, imprevedibilmente, a dover rispondere al fuoco, non è un eroe. È un uomo che svolge il suo lavoro e lo fa esattamente come gli altri 300 000 poliziotti in Italia che si assumono i medesimi rischi e magari vanno in pensione senza essersi mai trovati nella drammatica situazione di dover sparare a qualcuno. Parole come "orgoglio" ed "eroi" mi lasciano perplessa". E questo perché quello della scorsa notte "era un controllo casuale. Hanno avuto prontezza nella reazione. Bravi. Fine".
Poi l'affondo contro il poliziotto: "Per il resto - conclude Lucarelli - quello che ha ammazzato Amri è uno che scriveva cagne alle donne, che si faceva fotografare mentre faceva il saluto romano,
che rimpiangeva Mussolini e così via. Ecco, facciamo che è al massimo un poliziotto coraggioso e con dei buoni riflessi. Per il resto, dal bussolotto degli eroi del Natale, per quel che mi riguarda c'è altro da pescare".
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