La marcia, alla fine, s’è fatta. Il Colosseo Quadrato non è la via dell’Impero e la data del 4 novembre, nell’immaginario della destra più radicale, non è certo paragonabile al 28 ottobre. Ma, d’altronde, anche il colore delle camicie è cambiato. Quelle che indossano i militanti di Forza Nuova sono bianche. E il vecchio termine “camerata” ha ceduto il passo ad un più politicamente corretto “patriota”. Da qui il nome dell’evento: “La marcia dei patrioti”.
Una dimostrazione muscolare che nel curriculum della formazione guidata da Roberto Fiore non si vedeva da anni. Più di duemila persone hanno sfilato per le vie del quartiere Eur, da piazza Ataturk al Colosseo Quadrato. Forzanovisti arrivati da tutta la Penisola per dire “no allo ius soli” e alla “sostituzione etnica” ma anche per rilanciare un progetto politico che, a vent’anni dalla sua nascita, sembra rivivere una seconda giovinezza. Pur restando ancorato agli otto punti “fermi e irrinunciabili” redatti il 29 settembre del 1997. Il giorno della sua fondazione. Tra cui spicca “il blocco dell’immigrazione e l’avvio di un umano rimpatrio”. In poche parole: “Aiutiamoli a casa loro” (Guarda il video).
L’avanzata dell’ultradestra, vero grattacapo per le nostre istituzioni che, negli ultimi mesi, hanno cercato di stemperarla inasprendo le pene per l’apologia di fascismo, è resa iconica dal fiume di attivisti in marcia su viale Europa. Il perché di questo fenomeno lo spiega il segretario nazionale Roberto Fiore: “Inizia dai quartieri romani come dalla provincia di Modena, di Reggio, dalla Toscana”. E inizia “per un semplice motivo”, perché “quelle zone che erano state brodo di cultura e terreno per i comunisti si sono svegliate ed hanno capito di non aver più chi le tutelava”. Adesso nei quartieri popolari e nelle borgate, a contatto con la gente e con i suoi problemi, c’è Forza Nuova. C’è gente come Giuliano, Consuelo, Simone. I tre militanti che, a fine settembre, nel tentativo di respingere uno sgombero al Trullo sono stati arrestati per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il corteo di ieri, però, si è svolto pacificamente. Torce, bandiere nere, slogan forti. Ma nemmeno una vetrina infranta. Così i residenti prendono coraggio e si avvicinano a curiosare.
Non tutti condividono le idee di Forza Nuova ma tutti sono concordi nel dire che la manifestazione è tranquilla. E che non se lo aspettavano. Spiega una signora: “Temevo che potessero fare del male a qualcuno, invece vedo che si sta volgendo tutto in maniera molto ordinata e tante cose che stanno ripetendo le condivido”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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