Chiunque abbia frequentato un liceo italiano dagli anni Duemila in poi lo sa benissimo: le occupazioni dicembrine sono una tradizione svuotata di ogni significato.
Una goliardata per perdere una settimana di scuola, paragonabile alla battaglia di fine anno a base di uova e farina. Qualcosa che ha pochissimo a che fare con le occupazioni degli anni Settanta o della Pantera, tanto che ormai per sgomberare un liceo occupato non serve nemmeno più la polizia in tenuta antisommossa: basta un manipolo di mamme furibonde.
Al liceo Azzarita di Roma, riferisce infatti Repubblica, mercoledì pomeriggio gli studenti asserragliati per la canonica occupazione di fine anno sono stati messi in fuga dall'irruzione delle mamme e del papà determinati a prendere per le orecchie i figli, riportandoli a casa al grido di "studiate".
Secondo il racconto del quotidiano romano, alcuni enitori sarebbero addirittura riusciti a forzare le porte, anticipando di fatto l'intervento della celere, che in questo caso ha potuto mantenere i manganelli nel fodero.
Per le occupazioni, sembrerebbe proprio, sono tempi duri.
Al liceo Machiavelli di Roma la polizia ha messo fine dopo poche ore alla protesta degli studenti, mentre al Morgagni di Monteverde il blitz degli agenti è scattato nel cuore della notte. Sempre nella capitale, invece, al Montessori gli occupanti sono stati puniti con le sanzioni disciplinari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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