È indagato per concussione il sindaco Pd di Mantova, Mattia Palazzi. Il primo cittadino è infatti accusato per aver promesso contributi comunali a un'associazione culturale cittadina in cambio di "favori sessuali" da parte della vicepresidente dello stesso ente.
Come racconta la Gazzetta di Mantova, mercoledì mattina i carabinieri hanno perquisito la casa di Palazzi e gli hanno sequestrato smartphone, tablet e computer. Stesso trattamento anche presidente e della vicepresidente ddell’associazione, mentre sono stati acquisiti alcuni atti amministrativi riguardanti - pare - il patrocinio (che non comporta lo stanziamento di fondi) del Comune a una iniziativa della stessa associazione e che secondo la difesa non è stata nemmeno visionata dal sindaco.
"Non ho mai chiesto favori a nessuno abusando del mio ruolo di sindaco", si difende in lacrime Palazzi chiedendo di essere ascoltato al più presto dai pm, "Conosco quella signora ma non vi è mai stato nulla di privato con lei. Io ho una sola certezza: nella mia vita non ho mai chiesto favori a nessuno in cambio di una collaborazione con il Comune, abusando del mio ruolo di sindaco.
Ciò mi dà la forza di rimanere dentro questa vicenda, che nelle ultime ventiquattro ore mi ha sconvolto".Non è ancora chiaro chi ha presentato l'esposto contro Palazzi, dal momento che la presunta vittima sarebbe stata ascoltata solo come persona informata dei fatti.
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