Anche per Francesca Mola, classe 1985, di Crispiano (Taranto) tenente di vascello della Marina Militare, si sono spalancate le porte del carcere dopo l'arresto del direttore di Maricommi di Taranto, Giovanni Di Guardo e l'imprenditore e sindaco di Roccaforzata (in provincia di Taranto), Vincenzo Pastore.
Mola era responsabiledell'ufficio contratti della direzione del commissariato di Taranto. Le accuse che pendono su di lei sono di corruzione e turbativa d'asta.
Su Facebook il suo profilo è quello di una ragazza che conduce una vita tranquilla, tra amici e parenti. E invece, secondo le indagini della guardia della finanza, pare abbia ricevuto un anticipo sulla somma dell'accordo di circa 12mila e 500 euro dall'imprenditore, come riportato da Repubblica.it. Mola, insieme a Di Guardo avrebbe avuto un accordo con Pastore, non solo imprenditore, ma anche primo cittadino di un Comune della provincia di Taranto per fagli vincere una gara di appalto di ben 11 milioni e 300mila euro in tre anni per le pulizie, non solo a Taranto, ma anche nelle sedi di Napoli della Marina Militare.
In cambio, come riportato sempre su Repubblica.it, i due ufficiali avrebbero ricevuto circa 200mila euro e auto di lusso. Intanto la Marina Militare, in una nota, auspica che “si faccia chiarezza al più presto su tutta la faccenda – sottolineando che – la fiducia nel lavoro della magistratura è totale.
Intanto, la stessa Marina, rassicura “dagli approfondimenti interni condotti risulta che nessun atto amministrativo di impegno da parte della Marina Militare è stato assunto in quanto la gara in questione non si è svolta e l'appalto non è stato aggiudicato”. Francesca Mola è la prima donna delle forze dell'ordine finita in manette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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