L’accusa, pesantissima, è quella di violenza sessuale. Ma lui, un marocchino di 19 anni con regolare permesso di soggiorno in Italia, è stato rimesso in libertà dopo soli tre giorni.
Per il gip del tribunale di Cassino, infatti, la testimonianza di una ragazza di 15 anni palpeggiata nelle parti intime mentre era in viaggio su un pullman della Cotral sulla tratta Sora-Anagnina, non sarebbe attendibile. O meglio, l’aggressore non sarebbe stato colto in flagranza di reato. Alla base della mancata convalida degli arresti domiciliari ci sarebbe un parere espresso recentemente a sezioni unite dalla Corte di Cassazione.
Così a nulla sono valse le dichiarazioni dell’autista, dei passeggeri e della stessa vittima della violenza consumatasi alle 6 di sera di un pomeriggio di luglio. A ricostruire la vicenda è Il Messaggero, che racconta di come la ragazzina, poco dopo essersi sistemata sui sedili della parte superiore del bus, si sia precipitata in lacrime dall’autista chiedendogli di fermare il pullman.
È stato proprio il conducente a chiamare i carabinieri dopo aver ascoltato la denuncia della giovane, che ha accusato il diciannovenne marocchino, l’unico seduto con lei al piano di sopra, di averla palpeggiata varie volte sia sulle cosce, sia nelle parti intime. Dopo pochi minuti i militari giunti ad Isola del Liri, dove si trovava il pullman, hanno fermato il giovane, un venditore ambulante residente a Ceccano.
Per lui sono scattati i domiciliari.
Decisiva, in tal senso, la deposizione della minorenne protagonista della vicenda, così come quelle dell’autista e degli altri passeggeri. Ma per il gip di Cassino gli elementi non sarebbero sufficienti a fare una prova. E così l’uomo è stato rimesso in libertà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.