L'Antiterrorismo indaga su un presunto racket di nozze combinate tra italiani indigenti ed immigrati, organizzate ad arte per ottenere permessi di soggiorno in modo surrettizio. Il rischio, in particolare, sarebbe quello di infiltrazioni terroristiche nel nostro Paese.
Mense per i poveri e case occupate di Roma sarebbero il territorio di reclutamento di "sposi" italiani in difficoltà economiche. Come rivela un'inchiesta dell'angezia Ansa, appena due giorni dopo l'attentato del Cairo dell'11 luglio, in Italia sarebbero arrivate due richieste di nozze combinate con offerte di pagamento raddoppiate. Una coincidenza che non può non preoccupare.
In particolare verso metà luglio sarebbe arrivata la richiesta di un siriano che avrebbe concluso la trattativa mentre era in attesa nel deserto. Alla sposa italia sarebbe stato fornito un biglietto aereo per l'Egitto, dove era in programma la cerimonia nuziale. Quindi la registrazione del matrimonio anche nel Paese d'origine e in Italia.
"Ne abbiamo organizzati recentemente almeno una decina - spiega all'Ansa A., un quarantenne italiano coinvolto nel traffico, che oltre a girare si occupa della parte burocratica sbrigando le pratiche e procurando i documenti da portare all'ufficio anagrafe. Dal Cairo, attraverso l'ambasciata italiana - aggiunge - arrivano la richiesta di matrimonio e una volta ottenuti i documenti necessari si parte per l'Egitto. È chiaro che attraverso le nostre conoscenze riusciamo ad avere delle facilitazioni in Egitto - racconta A.
- ma nell'arco di un paio di settimane l'uomo o la donna italiana appena sposata viene liquidata del suo compenso e può tornare a casa"La rete clandestina organizzerebbe dunque i matrimoni per diverse migliaia di euro. "Recentemente ne abbiamo organizzati una decina", rivela la fonte dell'Ansa.
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