Mattarella incontra i terremotati, ad Ascoli i funerali di Stato

Il Capo dello Stato ad Amatrice e Accumoli: "Non vi lasciamo soli". Ad Ascoli Piceno celebrati i funerali di Stato per 35 morti

Mattarella incontra i terremotati, ad Ascoli i funerali di Stato

Bandiere a mezz'asta e giornata di lutto in tutta Italia nel giorno in cui ad Ascoli Piceno si celebrano i funerali di Stato per le 49 vittime marchigiane del terremoto che ha colpito il Centro Italia nella notte tra il 23 e il 24 agosto.

Per l'occasione anche Sergio Mattarella ha visitato Amatrice e Accumoli nel rietino per portare la solidarietà di tutto il Paese alla popolazione colpita. "Vi ringrazio per tutto ciò che state facendo, uno sforzo straordinario", ha detto il Capo dello Stato. "È il nostro dovere, presidente", gli hanno risposto i volontari che da giorni stanno scavando tra le macerie e confortando i circa 2100 sfollati.

Poi il Presidente della Repubblica è andato ad Ascoli Piceno dove monsignor Giovanni d'Ercole sta celebrando i funerali di Stato. Con Mattarella ci saranno anche il premier, Matteo Renzi, e i presidenti della Camera e del Senato Laura Boldrini, marchigiana, e Pietro Grasso.

Nella palestra comunale dove si è svolta la funzione ci sono 35 bare, una di fianco all'altra. Due che spiccano su tutte le altre: sono le piccole casse bianche delle vittime più piccole di Pescara del Tronto: Marysol, morta a soli 8 mesi, e Giulia, che con il suo corpo ha protetto la sorellina Giorgia, estratta viva dalle macerie. Per altre 13 persone morte nel sisma è stato invece preferito il rito privato.

"Questo è il saluto della comunità per le nostre vittime, a cui uniamo nel ricordo i fratelli di Accumoli a Amatrice perché siamo un'unica famiglia", ha detto il vescovo di Ascoli nella sua omelia davanti a oltre 500 persone, "La violenza del terremoto può togliere tutto, tutto ma non il coraggio della fede. Questa può essere una scialuppa quando ci si trova in mare di tempesta. Se non ci sarà il coraggio della fede saremmo in un lastrico di miseria, perché domani i riflettori si spegneranno.

Questa notte ho rivolto questa domanda a Dio: e adesso che si fa? Queste persone che hanno perso tutto, strappati dalla loro famiglia, che cosa faranno? Il terremoto ha accomunato paesi fratelli, da Pescara del Tronto ad Amatrice". Poi ha citato una frase di Don Camillo nel celebre libro di Guareschi, dopo un alluvione. "Chi non perde la fede sarà ancora ricco".

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