"Donare il sangue è bello perché è anonimo e volontario. Spero che il mio sangue vada a uno straniero in difficoltà". Il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, si è recato questa mattina all'Avis di Milano per donare il sangue. Ai giornalisti ha spiegato di farlo da quando "avevo 18 anni e non mi interessa a chi va purché vada a chi ne ha bisogno". Con l'occasione, Salvini è tornato a commentare, con vena polemica, le parole pronunciate da Papa Francesco che ha invitato a chiedere perdono per le istituzioni che respingono i rifugiati: "Il problema - ha detto - non è il Papa. La Chiesa fa anche troppo. Il problema è distinguere i clandestini dai rifugiati veri".
In Vaticano, ha aggiunto, "non mi pare che ci siano tendopoli. Io rispetto tutti ma chiedo rispetto. Ciascuno fa quello che può e l'Italia fa anche troppo. Il Papa fa il Papa. Io sono l'ultimo dei buoni cristiani, sono un peccatore ma sono stufo di chi fa la morale a spese degli altri".
Circa l'annuncio fatto dall'Ungheria di voler alzare un muro per arginare il fenomeno migratorio, infine, il segretario del Carroccio dice: "Non mi piacciono i muri ma mi piacerebbe che fossero rispettate le regole che ci sono".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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