Migranti, nuovo fronte: barche verso la Puglia

Con la frontiera greco-macedone chiusa e la Grecia al collasso, i migranti si dirigono verso la Puglia. A maggio già centinaia di sbarchi e si teme per l'arrivo della bella stagione

Migranti, nuovo fronte: barche verso la Puglia

Non c'è solo il Canale di Sicilia. Le decine di migliaia di migranti diretti verso l'Italia giungono sulle coste del nostro Paese per molte vie.

La più battuta è quella che parte dalle sponde del Maghreb per incrociare le rotte dei pattuglatori della Marina Militare, che soccorrono i barconi alla deriva o li scortano fino alla Sicilia o alla terraferma. Ma anche ad est si sta aprendo una nuova rotta, meno battuta ma significativa. Quella che porta in Puglia i migranti che partono da Turchia, Grecia ed Albania.

Nella notte fra lunedì e martedì cinquanta migranti sono sbarcati a Porto Badisco, sulla costa salentina vicino ad Otranto. A inizio mese ne erano sbarcati una cinquantina vicino a Santa Maria di Leuca; il 18 maggio altri quarantaquattro erano stati fermati dai carabinieri nei pressi di Gagliano del Capo.

Non è tutto. Domenica la guardia costiera greca ha fermato un'imbarcazione con 29 migranti a bordo cinque miglia al largo dell'isola di Lefkada, nel Mar Ionio, a meno di 250 chilometri dalle spiagge pugliesi. L'isola di Lefkada, come quella di Corfù e il grande porto di Igoumenitsa, rappresenta una delle basi dei trafficanti sulla costa ionica della Grecia: nel Paese, dopo la chiusura della frontiera da parte della Macedonia, sono bloccati almeno cinquantamila migranti, in grande maggioranza determinati a lasciare la Grecia.

Sui social network i trafficanti di uomini già mettono in vendita speciali "pacchetti" di viaggio per essere traghettati dalla Turchia o dalla Grecia fino in Italia, a bordo di gommoni ma anche di pescherecci e barche a vela.

Senza contare gli attivissimi trafficanti di droga albanesi, sempre pronti a trasformarsi in scafisti, che ben conoscono le rotte marittime aperte con le migrazioni di massa dei primi anni Novanta e mai del tutto chiuse.

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