Migranti, la Cei difende le Ong: "Accuse ipocrite e vergognose"

Il direttore della Fondazione Migrantes contro chi ha attaccato le organizzazioni impegnate nei salvataggi nel Mar Mediterraneo

Migranti, la Cei difende le Ong: "Accuse ipocrite e vergognose"

"Credo che queste accuse abbiano dietro una visione ipocrita e vergognosa di chi non vuole salvare in mare persone in fuga", così il direttore della Fondazione Migrantes della Cei, monsignor Giancarlo Perego, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la bufera che si è scagliata negli ultimi giorni sulle Ong impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo e accusate di essere collise con i trafficanti.

La posizione di monsignor Perego è chiara: "Voltare la faccia dall'altra parte o puntare il dito contro le organizzazioni internazionali, che stanno dando una grossa mano nel salvataggio in mare nel Mediterraneo, credo che sia un'operazione da condannare. È necessario, invece, portare la coscienza europea a rafforzare i canali umanitari".

Nelle ultime ore anche "Medici Senza Frontiere" e "Save the Children" sono intervenute per difendere il proprio operato: "Siamo indignati per i cinici attacchi al nostro lavoro in mare da parte di alcuni esponenti della politica e valuteremo in quali sedi intervenire a tutela della propria azione, immagine e credibilità".

Il riferimento è al vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che nei giorni scorsi, dopo l'inchiesta de Il Giornale, ha attaccato le organizzazioni che soccorrono i migranti accusandoli di essere coinvolti nel "business dell'immigrazione". Nelle stesse ore il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, ha avviato un'indagine per fare luce sui rapporti tra organizzazioni e trafficanti.

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