
Ora l'AgCom mette le tv sul tema migranti: le emittenti, infatti, ora rischiano una multa "da 10 mila fino a 250 mila euro" nel caso in cui i loro programmi o tg si macchieranno di quello che viene definito un "reato d'odio".
Di cosa si tratta? Secondo quanto racconta Repubblica, l'AgCom avrebbe messo a punto un regolamento, una sorta di decalogo, per impedire che nei talk show o in un servizio giornalistico si arrivi a discriminare i migranti (o le donne vittime di violenze).
Il regolamento dovrebbe entrare in vigore il prossimo giugno, quando le reti televisive si troveranno a far fronte a nuove (e più stringenti) regole sul tema razzismo-discriminazione. Il garante per le Comunicazione, secondo quanto emerge, dovrebbe monitorare le trasmissioni di continuo. Se riscontrata una violazione, l'AgCom dovrebbe prima diffidare le emittenti, poi potrebbero ordinare la lettura di un "messaggio riparatorio" e - se le cose non cambiassero - potrebbe arrivare a imporre una (salata) multa. Il Garante, riporta Rep, dovrebbe tenere conto dello stile del giornalista (o presentatore), del titolo dei servizi, delle immagini e dei sottopancia; ma anche delle dichiarazioni di ospiti e opinionisti, delle reazioni degli ospiti e delle contromosse dei conduttori in caso di espressioni di odio pronunciate in diretta. Nel mirino dovrebbero finirci anche la condotta del pubblico (applausi o fischi), il contenuto degli sms inviati da casa e pubblicati in sovra-impressione e anche la presenza (o meno) in studio di migranti (o donne) a garantire il diritto di replica.
Per giustificare questo giro di vite, nell'introduzione al regolamento - scrive Rep - l'AgCom ricorda che sebbene gli immigrati in Italia siano solo il 7%, nella percezione degli italiani la percentuale sale al 25%. Secondo il Garante, "alcune emittenti private" hanno dedicato al "macro-tema" dell'immigrazione e della sicurezza fino al 33% dello spazio dei loro programmi o tg.
Resta una domanda: chi sarà a valutare quale titolo, espressione, condotta del pubblico o "stile di conduzione" sarà discriminante? E in base a quale parametro? Il rischio, fa notare qualcuno, è che
- come nel caso delle fake news - il controllo per evitare la diffusione odio si possa trasformarsi in una forma di censura a chi, legittimamente, considera le migrazioni un fenomeno da arginare.
Alla faccia della libertà d'espressione.
Addio Democrazia... è stato bello conoscerti, anche se sempre un po' deboluccia.
Mi mancherai.
A questo paese bisogna dare una svolta DRASTICA !!!!!
sono i soliti pqpocchi all'italiana-agcom dovrebbero multare
le persone che usanon un linguaggio offensiso e sessista da bifolchi
Luridi ipocriti.
Se contiamo solo le persone che hanno meno di 50 anni, gli stranieri immigrati sono già oltre il 30%.
La gente non verifica documenti, passaporti o permessi di soggiorno, ma percepisce gli usi e i costumi in sintonia o in distonia con il nostro paese.
Quindi "percepisce" come straniero anche l'albanese o il pakistano arrivati qui trent'anni fa ma che parlano ancora un italiano stentato perché passano una vita nel loro mondo extra-comunitario, tra moschea e tv satellitare.
O le mamme che parlano arabo ai figli fuori da scuola, chiaro sintomo di poca voglia di integrarsi coi "kuffar", gli empi da convertire o sterminare.
Che poi alcune leggi malsane li tolgano dalle statistiche degli stranieri, mettendogli un passaporto italiano in tasca già 20 anni fa, oltre al loro nel quale si identificano realmente, cambia poco. Contate i bambini delle elementari e delle medie, quelle sono le proporzioni del futuro
Come? E' il contrario? ...maledetti komunistelli da strapazzo! avete mandato aff...….o un paese intero per una zozza ideologia assassina
a libertà di stampa siamo messi maluccio, da decenni! ...e non è che siamo fassisti e rassisti noi, sono loro che sono komunistelli, con quello che comporta in termini di libertà
Salvini, verifichiamo al più presto le pratiche di espulsione di sti fenomeni, aiutati dal PD
Non si erano così adoperati per i terremotati o al ponte Morandi
Una meschinità mai vista
Secondo se mi piace tua figlia ma la darai
Terzo se non mi vorrà sarà perché è razzista
Quarto se non avrò lavoro dovrai aiuta4mi e se ho bisogno potrò spacciare purché dimostri di essere in caso di stratta necessità
Quinto se mi serve casa mi darai la tua....
Signori amiamo il Prossimo ma rispettiamo noi stessi per che ne abbiamo diritto, senza alcun intento razziale
Personalmente ritengo che più del 95 % dichi arriva in Italia fino a prova contraria non lo siano e pertanto chiamiamoli soggetti clandestini e dopo averli individuati i veri migranti potranno Venier chiamati a partecipare a trasmissioni radio o televisive.
Sarebbe come dare diritto di partecipare a trasmissioni a LATITANTI CONDANNATI
Aggiungerei anche la condotta degli elettori, che dovranno accuratamente evitare di votare per chi non è gradito dall'AgCom e sodali. E niente multa, ma privazione della libertà e dei beni famigliari "ad perpetuum" per chi trasgredisce.