Una piazza gremita e un lunghissimo applauso ha accolto stamattina il feretro di Gianroberto Casaleggio, morto a Milano martedì scorso.
Centinaia le persone assiepate davanti alla basilica di Santa Maria delle Grazie dove si svolgono i funerali e dove si entra solo dopo essere passati davanti ai carabinieri con giubbotto antiproiettile e metal detector portatili.
In chiesa per l'ultimo saluto al fondatore del M5S c'è anche Beppe Grillo, insieme al direttorio, agli altri fedelissimi e alla famiglia di Casaleggio, ma anche Dario Fo, Francesca Balzani e il vice segretario del Pd Guerini che è stato subissato di fischi. I vertici del Movimento hanno attraversato la piazza e poi sono entrati in chiesa tenedosi per le braccia come già fatto ieri alla camera ardente.
Uno striscione con la scritta "Realizzeremo noi il tuo sogno" è stato srotolato fuori dalla chiesa e appeso a una cancellata, seguito dall’applauso dei militanti che non sono riusciti ad entrare in chiesa e dalla parola "Onestà", scandita a gran voce. "Qualsiasi cosa si pensi del Cristianesimo, la fede nel Cristo risorto, al di là della perdita di una persona cara, ci permette di pensare che anche noi risorgeremo con Gesù", diceva intanto dall'altare padre Guido Bendinelli durante l'omelia, "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?, si legge nel Vangelo. Questa fede ci dona la gioia di non dare un disperato addio a Gianroberto, ma un più lieve addio. Arrivederci".
"Molti non lo conoscevano, per me è stato un padre fantastico", ha detto invece Davide Casaleggio, erede di Gianroberto, "Il suo essere riservato, energico. Era in prima persona a battagliare. Nulla passava se i dettagli non erano sistemati.
Era un grande lavoratore, per lui non c'era mai vacanza. Era un audace. Fino a quando ha potuto camminare, è andato in ufficio tutti i giorni". "Alla fine è solo morto, mica ha mollato", aveva twittato questa mattina Carlo Sibilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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