A Modena il festival dei migranti. E il presidente onorario è Prodi

L'iniziativa promossa da Fondazione Migrantes (e altri). L'obiettivo: restituire al migrante la dignità di essere umano. Presidente onorario del comitato scientifico è Prodi

A Modena il festival dei migranti. E il presidente onorario è Prodi

Dopo l'incontro organizzato da Cecile Kyenge, Modena si trova al centro di un'altra iniziativa pro-migranti. Questa volta però a organizzarla è la Fondazione Migrantes insieme a l'Associazione Porta aperta e Integriamo e Crid. Forti del sostegno della Regione Emilia-Romagna (governata dal centrosinistra) del Comune di Modena, raccoglie il plauso anche di Conad, Coop Alleanza 3,0 e Fondazione Unipolis. Ma la vera sorpresa è nel comitato scientifico, il cui presidente onorario è l'ex premier Romano Prodi.

L'obiettivo dell'iniziativa, in programma in questi tre giorni di novembre, è quello di "restituire al migrante la dignità di essere umano, senza la quale nessuna delle sfide che ci attendono potrà trovare una giusta soluzione". Si tratta del Festival della migrazione di Modena, arrivato ormai alla sua terza edizione. Tra i soggetti aderenti ci sono poi Arci, Cgil, Cisl, Uil, Cna, Legacoop e tante altre associazioni cattoliche. I protagonisti? SI va dal card. Francesco Montenegro a mons. Erio Castellucci, passando per il vescovo di Bologna Zuppi. Non poteva mancare ovviamente mons. Giancarlo Perego e poi ci saranno Paolo Ruffini, Romano Prodi, Ilvo Diamanti, Antonio Decaro, Carlotta Sami, Marco Damilano, Claudia Lodesani, Elisabetta Soglio, Matteo Marani.

“Il Festival cresce e vuole diventare grande con un’idea molto

definita – ha spiegato il presidente di Porta Aperta, Luca Barbari – quella di superare la fase emergenziale e puntare sull’inclusione delle persone che hanno trovato accoglienza e prospettive nel nostro Paese”.

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