Roma ha iniziato la sua battaglia contro gli autisti "irrequieti" e lo fa attraverso l'unico sistema disponibile: quello delle multe che ha fruttato alla capitale ben 38 milioni di euro l'anno scorso
Le entrate sono vera e propria linfa vitale per le casse del comune e per la società Atac, società dei trasporti capitolina gestita malamente negli ultimi anni e che soltanto ora si avvia ad un percorso di riforma. Su Il Messaggero si legge di quanto le contravvenzioni aiutino le casse pubbliche e di quanto la tecnologia stia facendo incrementare notevolmente il numero di multe che si possono fare in minor tempo e soprattutto con un "occhio elettronico" a tener d'occhio la viabilità romana. Oltre al classico vigile che passa e appone la multa sul cruscotto del malcapitato, a trainare il trend positivo di multe effettuate a Roma sono soprattutto i dispositivi elettronici: i rilevatori dei passaggi nelle Ztl, gli autovelox, o ancora i dispositivi montati sulle auto dei vigili urbani per rilevare le soste "selvagge" attraverso quello che viene chiamato "street control".
Il rovescio della medaglia, però, è che la capitale potrebbe incassare molto di più. Infatti, uno dei principali problemi è proprio che molti utenti della strada multati non pagano. Soltanto uno su quattro paga, e ciò non consente di fare previsioni a lungo termine che risultino confermate.
Problema comune un po' a tutti, nel 2016 il Cgia di Mestre fece un'indagine da cui risultò che per un totale di 2,5 miliardi di multe emesse in Italia soltanto 1 miliardo fu effettivamente pagato. Situazione critica ma comune a tutti i comuni.Nel frattempo Roma si prepara a dare un aumento alla tariffa sulle strisce blu andando a modificare, a seconda della zona, il rincaro dei prezzi.
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