Murgia, insulto choc ai maschi: "Come i figli dei boss mafiosi"

L'ultima della Murgia: "Nascere maschi in un sistema patriarcale e maschilista è un po' come essere figli maschi di un boss mafioso"

Murgia, insulto choc ai maschi: "Come i figli dei boss mafiosi"

Lo confesso: sono un maschio nato in un sistema patriarcale e maschilista. E la mia condizione è un po' come quella dei figli dei boss mafiosi: "Non sai nemmeno cosa sia la mafia, ma da quel momento tutto quello che mangerai, berrai, vestirai verrà dall'attività mafiosa". No, non sono impazzito. Ho semplicemente letto l'ultimo pensiero di Michela Murgia, già nota alle cronache per il suo "fascistometro".

Il succo del discorso gira tutto attorno alla parola "maschilismo". E sarebbe interessante capire cosa intende la Murgia con questa parola. Anche perché si possono dire tante cose sulla società di oggi, ma non che ruoti attorno alla figura maschile. Anzi...

Lo ha spiegato bene Eric Zemmour, editorialista di Le Figaro e autore di diversi libri su questo tema: "La società unanime sta domandando agli uomini di rivelare la femminilità che è in loro. Con sospetta, morbosa e stupefacente buona volontà gli uomini stanno facendo del loro meglio per mettere in atto questo programma ambizioso: diventare una donna come le altre. In sostanza per superare i propri istinti arcaici. La donnna non è più un sesso, è un ideale". E così le differenze scompaiono. O, meglio: gli uomini somigliano sempre di più alle donne.

Tutto questo, secondo Zemmour, risponderebbe a una logica ben precisa: "La Modernità tende a sopprimere le differenze, di qualsiasi natura, a vantaggio di un modello omogeneo. Tale omogeneità risponde in primo luogo alle esigenze del capitale, cui occorre trasformare l’esistenza quotidiana in un immenso mercato, dove desideri e bisogni si somigliano".

Ma non solo. Basta vedere cosa è successo negli ultimi anni per rendersi conto del fatto che la società contemporanea si vergogna dell'uomo. Pensiamo al #metoo. Un movimento sacrosanto nato per denunciare le molestie delle donne ad Hollywood si è trasformato in una clava usata per colpire registi e attori. La vicenda di Fausto Brizzi insegna. L'orco del cinema italiano, o almeno così è stato presentato, è poi uscito pulito dall'intera vicenda. E che dire delle quote rosa? Le donne candidate in politica vengono blindate in listini che ne facilitano l'elezione.

Ma è il pensiero di fondo della Murgia che non convince e che fa trasparire l'idea che, sotto sotto, nascere maschio è una colpa. Che non potrà mai essere cancellata. Il vero problema, in realtà, è che il maschio al giorno d'oggi ha abdicato alla sua essenza. All'essere uomo. Come ha scritto Glenn O'Brien in Essere uomo: "Essere uomo significa dare il meglio. L'evoluzione riguarda noi.

Messo nella condizione giusta e sforzandosi un po', un uomo può essere molto più di un uomo; può essere un gentiluomo, uno sportivo, un inventore, un artista, un filosofo, un bardo, un mago, un eroe". Ma per farlo dovrebbe riscoprire la propria virilità. Una cosa praticamente impossibile in un'epoca dominata dalle Murgia.

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