Le musulmane invisibili in Italia: il 70% è costretto a stare a casa

Raggiunta l'adolescenza, le musulmane "spariscono" dai radar della società civile e vengono "ritirate" in casa. Ecco i numeri choc del Miur

Le musulmane invisibili in Italia: il 70% è costretto a stare a casa

Sono veri e propri fantasmi. Non solo perché l'islam le costringe a indossare il velo integrale. Ma perché i padri prima e i mariti dopo le obbligano a stare rinchiuse in casa. Non possono andare a scuola a studiare né cercarsi un lavoro. Standop ai dati ministeriali, riportati oggi su Qn, succede a sette musulmane su dieci. Un numero drammatico che spiega molto bene le condizioni di segregazione a cui sono sottoposte e che, al tempo stesso, dimostra come l'integrazione sia una vera e propria utopia a cui ormai crede soltanto la sinistra.

In Italia gli immigrati (regolari) che iscrivono i figli all'anagrafe ma non li mandano a scuola sono il 15%. Una percentuale altissima che si allarga a dismisura se si iniziano a prendere in considerazione i clandestini e gli stranieri che vivono nei centri di accoglienza o nei ricoveri del sistema Sprar in attesa di ottenere il permesso di asilo. "Secondo il rapporto Miur del 2016, incrociato con dati Istat, emerge che nella fascia di età 3-6 anni 55mila piccoli stranieri su 224mila non vanno all'asilo, proprio nell' età in cui sarebbe indispensabile l'integrazione e l'apprendimento della nostra lingua- si legge su Qn - ben 30mila su 275mila non sono neanche iscritti alle elementari. Con i servizi sociali dei comuni in evidente difficoltà a rintracciarli". Questo fenomeno riguarda soprattutto le ragazze che, raggiunta l'adolescenza, "spariscono dai radar della società civile" perché "vengono 'ritirate' in casa".

Il report del ministero dell'Istruzione accende un faro sulle famiglie egiziane, pachistane, bengalesi e senegalesi. "Si tratta dei nuclei di stranieri da più anni in Italia - fa notare Qn - quelli che vivendo qui da tempo in teoria dovrebbero aver assimilato i valori e i costumi occidentali". Ed è proprio in questi nuclei che le ragazze vengono rinchiuse tra le mura domestiche. Le senegalesi che frequentano la scuola dell'obbligo sono solo il 36%, le egiziane il 33%.

"Un fenomeno che tocca più o meno tutte le comunità musulmane presenti in Italia - conclude - si va dalle sette su dieci delle marocchine e delle pakistane, alle otto su dieci delle bangladesi".

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