"Allahu Akbar". La preghiera dei musulmani è risuonata ai piedi del Colosseo. "Chiudere le moschee non ferma le preghiere", hanno tuonato gli che hanno aderito oggi alla manifestazione promossa dall'associazione Dhuumcatu. E, al termine della preghiera collettiva, hanno chiesto al governo Renzi di non criminalizzare le moschee e di favorire l'apertura di nuovi luoghi di culto. Una prova di forza che non è stata affatto gradita dal centrodestra che ha bollato l'iniziativa come "una inaccettabile provocazione".
I musulmani di Roma tornano a protestare contro la chiusura dei luoghi di culto, con una preghiera di piazza indetta proprio di fronte al Colosseo (guarda la gallery) per lanciare un appello al Campidoglio guidato dal sindaco Virginia Raggi. Si sono dati appuntamento alle 14, nel giorno sacro per i fedeli di Allah. A chiamare a raccolta i musulmani è l'associazione Dhuumcatu, che rappresenta la comunità del Bangladesh nella Capitale. "Siamo stufi della criminalizzazione dei nostri luoghi di culto bollati come abusivi - hanno sottolineato i promotori della manifestazione - non esiste una normativa di riferimento, e non possiamo inventarci soluzioni in autonomia dalle amministrazioni. Abbiamo bisogno della volontà politica di risolvere il problema. È un dovere costituzionale delle amministrazioni il consentire l'esercizio di un diritto costituzionale come quello al culto".
Diversi gli interventi, in cui si è parlato anche dell'espressione "Allahu Akbar", a cui ha fatto seguito la preghiera dei presenti, qualche centinaio. "Pregare è un diritto di tutti, quindi anche il nostro. Deve poter essere esercitato in forma individuale ma anche collettiva, in forma privata cosi come in forma pubblica", hanno concluso hgli organizzatori auspichiando che la Raggi gli dia soluzioni "nel breve periodo". Quello che l'assiociazione tace è che proprio a Roma ci siano più di cento luoghi di culto abusivi, spesso travestiti da associazioni culturali, localizzati in siti irregolari che sfuggono totalmente al controllo delle autorità preposte.
Barbara Saltamartini presenterà un'interrogazione al ministro degli Interni Angelino Alfano. "Voglio chiedergli come la questura possa aver autorizzato una simile pagliacciata", tuona la vice capogruppo alla Camera della Lega Nord che definisce la manifestazione "una provocazione inaccettabile nell'anno del Giubileo".
"Questi signori sostengono che 'Allahu Akbar' non è terrorismo e che l'islam significa pace" - conclude - mi domando dov'erano questi 'pacifisti' quando siamo scesi in piazza per condannare gli attentati dei fondamentalisti islamici". Per Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, si è trattato di "una scena inaccettabile" che "Comune di Roma, governo e Vaticano hanno come al solito accettato supinamente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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