Bufera sui vigili urbani di Napoli, in sei sospesi: non pagavano l’assicurazione. Il caso ha arroventato l’ultimo weekend nel capoluogo partenopeo anche perché, invischiati nella vicenda, ci sarebbe anche un importante esponente sindacale della Cgil.
L’episodio, riportato da Il Mattino, è venuto alla luce perché i colleghi stessi dei caschi bianchi “furbetti” hanno sollevato il velo sulla questione. Le accuse rivolte ai vigili del reparto motociclistico riguardano il fatto che gli stessi, sulle loro moto private, non avevano pagato la polizza per la responsabilità civile. Confidavano, secondo gli esposti, nella loro posizione: chi avrebbe mai controllato loro, che di mestiere controllano?
Per i sei vigili urbani di Napoli, a cui si è aggiunto un altro dipendente comunale amministrativo, sono scattate le sanzioni pecuniarie previste. Ma la vera battaglia si giocherà sul fronte disciplinare interno. I caschi bianchi pizzicati a non pagare l’Rc rischiano la sospensione per dieci giorni dal lavoro. Tutto ora ruoterà attorno alle memorie e alle controdeduzioni che i sei presenteranno per difendersi dalle accuse.
Le reazioni alla vicenda sono state numerose e piccate. Il dibattito ha infervorato anche la politica da cui sono giunti numerosi commenti alla scoperta e gli immancabili appelli a rigore e severità nel valutare il caso dei sei vigili urbani che, proprio loro, non pagavano l'assicurazione sui loro mezzi privati. Intanto dal comando della polizia locale di Napoli è arrivato l'impegno, da parte dei vertici, a voler fare piena luce e chiarezza sull'affaire Rca.
In gioco c'è l'immagine stessa del corpo e perciò, da più parti, si sottolinea come a smascherare i presunti furbetti siano stati altri vigili urbani, altre divise che hanno preso così, con i fatti, le distanze dalle discutibili iniziative dei loro colleghi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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