Gregoretti, il procuratore: "Un bagno per 116 migranti, ci sono malati di scabbia e tbc"

Ispezione a bordo della nave Gregoretti: riscontrate diverse patologie tra i migranti. Ci sono addirittura casi di cellulite infettiva. E il procuratore di Siracusa lancia l'allarme

Gregoretti, il procuratore: "Un bagno per 116 migranti, ci sono malati di scabbia e tbc"

"A bordo della Gregoretti abbiamo, nel complesso, 29 persone affette da patologie diverse, tra cui 25 casi di scabbia, uno di tubercolosi, più altri casi di cellulite infettiva". A riferirlo è il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, al termine dell'ispezione dei medici e dei carabinieri del Nas a bordo della nave della Guardia costiera, ormeggiata al pontile Nato del porto di Augusta. Ieri la denuncia di spazi ritenuti non consoni e un solo bagno per 116 persone, che dormono in coperta e sono ammassati in aree ristrette della nave. Oggi la conferma. "Alla luce di questa situazione", ha continuata Scavone, "ho consigliato di far sbarcare queste persone, anche perché si potrebbe incorrere in altri reati. Non escludo, comunque, che lo sbarco possa avvenire nel giro delle prossime ore". E subito è arrivata la risposta del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che durante la sua diretta Facebook ha fatto sapere che i migranti sbarcheranno e verranno redistribuiti in cinque Paesi dell'Unione europea e dai Vescovi italiani. Una cinquantina di migranti saranno infatti accolti nella struttura "Mondo migliore", di Rocca di Papa. Il ministro degli Interni francese, Christophe Castaner "ha concordato" che "trenta persone, rifugiati e non migranti economici" saranno ospitati in Francia nei prossimi giorni.

I migranti a Rocca di Papa

La Cei, in una nota, ha dichiarato: "In questo modo, la Conferenza Episcopale Italiana, tramite Caritas italiana, si è impegnata con proprie risorse professionali ed economiche a corrispondere a una richiesta del ministero dell'Interno alla Chiesa italiana di farsi carico dell'ospitalità, dell'accoglienza e dell'assistenza, anche legale, di queste persone. L'iniziativa, in coerenza con analoghe misure assicurate dalla Cei in supporto sussidiario al sistema di accoglienza italiano si colloca in un orizzonte di collaborazione che vede lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica compartecipi nell'assistenza e accoglienza dei migranti". Il procuratore, ex ufficiale di Marina, ieri, aveva aperto un'inchiesta proprio sulle condizioni igienico-sanitarie a bordo della nave della Guardia costiera "Bruno Gregoretti", ferma nel porto militare di Augusta. Dal 26 luglio, l'imbarcazione ha a bordo due gruppi di migranti, salvati il giorno prima nel Mediterraneo centrale.

I casi di scabbia

Attualmente i migranti presenti sulla Gregoretti sarebbero116, uno in più rispetto alla cifra data lunedì, perché uno dei 16 minori non accompagnati sbarcati in questi giorni, in realtà, è un ragazzo di 20 anni ed è quindi stato riportato a bordo. La nave, attrezzata per altri scopi, non può ospitare così tante persone (malate), per così tanto tempo. Il personale medico del corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta, aveva già accertato alcuni casi di scabbia. Schiavone, dopo essersi confrontato con il comandante della nave, aveva deciso di inviare sull'imbarcazione tre infettivologi dell'ospedale Umberto I di Siracusa e i carabinieri del Nas della città siciliana. I consulenti avevano ricevuto il mandato di visitare ogni migrante a bordo e nelle prossime ore riferiranno se sarà necessario evacuarne alcuni per esigenze sanitarie.

L'inchiesta

L'inchiesta, al momento senza indagati, riguarda le condizioni igieniche della nave. Per ora non risulterebbero altri profili di reato, come quelli legati alla privazione della libertà personale dei migranti (come invece si era concretizzato un'altra ipotesi di reato, quello di sequestro di persona, per il quale ministro dell'Interno aveva rischiato il processo del tribunale dei ministri di Catania, ma fu "salvato" dal voto contrario del Senato all'autorizzazione a procedere). Tuttavia Mauro Palma, il garante per i detenuti, sostiene che nel caso Gregoretti ci sia "una privazione de facto della libertà personale" e per questo, nelle ultime ore, ha scritto al comandante delle Capitanerie di porto, l'ammiraglio Giovanni Pettorino, chiedendogli "di ricevere urgentemente informazioni sulle condizioni dei migranti e sulle circostanze del negato sbarco".

Il parere dell'Antimafia

Ieri, l'Antimafia ha sentito anche il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, titolare di altre inchieste su migranti e sbarchi, che avrebbe detto: "Molti migranti preferiscono ammazzarsi piuttosto che essere riportati in Libia". Claudio Fava, presidente dell'Antimafia, ha poi precisato: "Il procuratore ha escluso che possano esserci responsabilità penali sul versante dei rapporti fra le Organizzazioni non governative e le organizzioni criminali".

Il commento di Seehofer

E proprio in queste ore, in relazione al caso specifico di questa nave, è arrivato anche il commento del ministro dell'Interno tedesco, Horst Seehofer, che ieri avrebbe rinnovato la disponibilità della Germania a dare

un aiuto e avrebbe rivelato anche una frase detta a Salvini durante un vertice a Helsinki: "Matteo, che senso ha mettere in atto sempre la stessa procedura se finisce sempre che i migranti scendono a terra?".

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