Ripartono le partenze dalla Libia: due barconi con a bordo quasi 300 persone sono affondati ieri al largo delle coste libiche e nelle ore precedenti un peschereccio italiano aveva recuperato in mare altri 135 naufraghi. I marinai dell'"Accursio Giarratano" avevano atteso poi quasi 24 ore in attesa di un aiuto - negato - da Malta (competente per la zona del naufrangio) e alla fine i migranti sono stati presi in carico dalla Guardia costiera italiana.
La nave Gregoretti ha fatto quindi rotta verso Lampedusa, dove sono stati fatti sbarcare per motivi sanitari solo cinque dei richiedenti asilo. Gli altri restano a bordo dell'imbarcazione in attesa di conoscere un porto di sbarco. Prima di autorizzare l'attracco, infatti, il governo ha ufficialmente chiesto alla Commissione europea di coordinare le operazioni di ricollocazione dei migranti nel resto dei Paesi Ue, come riferito da fonti del Viminale e come confermato da Bruxelles. Dalla Commissione fanno sapere che dopo la richiesta di Roma verranno avviati contatti diretti con gli Stati che offriranno disponibilità per l'accoglienza.
"C'e un soccorso di 140 immigrati con le nostre motovedette e ho già dato indicazioni che non venga assegnato un porto prima che non ci sia sulla carta la redistribuzione in tutta Europa di tutti i 140 a bordo", ha ribadito Matteo Salvini che
è a Milano per visitare il Cpr di via Corelli, "Nessuno sbarcherà finché non ci sarà nome, cognome e indirizzo dei paesi che sbarcheranno questi immigrati, perchè fidarsi è bene, ma faccio come San Tommaso".
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