Nel 2008 un crollo uccise Vito. Ma il liceo cade ancora a pezzi

Solo una settimana fa Renzi annunciava: "Stanzio altri 530 milioni per ricostruire le scuole". Oggi un altro crollo dove nel 2008 morì il 17enne

Nel 2008 un crollo uccise Vito. Ma il liceo cade ancora a pezzi

"Il governo è caricato della responsabilità gigantesca di dare sicurezza e anche adeguatezza e bellezza alle scuole". Martedì scorso il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha salutato con queste parole Matteo Renzi prima che all'Istituto scolastico "Pablo Neruda" di Roma siglasse un protocollo per incrementare le risorse per il "Piano di edilizia scolastica" in occasione della prima giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Sicurezza che, in molti casi, non c'è. A otto anni dalla morte di Vito Scafidi, nel liceo Darwin di Rivoli è crollato un pannello dal controsoffitto. Nonostante l'incidente non abbia causato incidenti, il crollo ha sollevato nuove polemiche fra i genitori degli alunni che frequentano l'istituto.

Proprio lo scorso martedì la Giannini aveva ricordato che complessivamente sono stati stanziati 7,2 miliardi di euro e che la firma del protocollo di oggi "integra i fondi di 940 milioni già stanziati lo scorso anno con nuovi 530 milioni per la messa in sicurezza delle scuole". Gli interventi interesseranno circa ventimila istituti, ha sottolineato ancora, "circa la metà delle scuole del Paese. Mi sembra sia un gigantesco investimento". Eppure negli ultimi mesi si sono registrate oltre 120 scuole lesionate. Non da ultimo il liceo Darwin di Rivoli dove una lastra di circa 300 grammi, impregnata d'acqua a causa di un’infiltrazione dal tetto, si è sfracellata al suolo. Fortunatamente, come ricostruisce la Stampa, "il crollo è avvenuto durante i giorni di chiusura della scuola, prima a causa dell’alluvione e poi per la festa patronale di Santa Caterina".

La scorsa settimana, a Torino, aveva sfilato un corteo di studenti per ricordare Vito, nell'anniversario del crollo in cui il giovane morì e alcuni compagni rimasero feriti anche gravemente, come Andrea Macrì diventato poi atleta paralimpico. "Oggi come ogni giorno sono andato sulla tomba di mio figlio Vito - aveva detto Fortunato Scafidi, padre di Vito - a otto anni dal crollo, in cui ha perso la vita mentre era a scuola, è stato fatto ancora troppo poco per la sicurezza nelle scuole". Oggi la scoperta dello schianto sul pavimento di una classe che ha portato a effettuare un'ispezione dell'intero istituto.

"È stata accertata l’assenza di altre anomalie all'interno di tutto l’edificio scolastico", spiega alla Stampa il dirigente scolastico Maria Luisa Mattiuzzo. Fortunatamente non c'è mai stato alcun pericolo per gli studenti.

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