"Noemi aveva troppe amicizie Ecco perché l'ho ammazzata"

Il fidanzato di Noemi Durini confessa l'omicidio e spiega i motivi che l'hanno spinto ad uccidere la 16enne

"Noemi aveva troppe amicizie Ecco perché l'ho ammazzata"

L'omicidio di Noemi Durini ha sconvolto la comunità di Specchia, piccolo centro nel Leccese. Una scomparsa che si è conclusa nel peggiore dei modi col ritrovamenteo del cadavere della povera ragazza sotto alcune pietre. A condurre gli inquirenti sul luogo in cui è stato trovato il cadavere è stato proprio il fidanzato che ai carabinieri ha detto: "Noemi l’ho uccisa io. Venite vi porto da lei". Poi durante l'interrogatorio, il ragazzo ha aggiunto alcuni particolari: "Abbiamo litigato e l’ho colpita con una pietra". Poi il cambio di versione che però convince davvero poco gli investigatori: "Lei aveva un coltello. Me l’ha dato, mi ha detto uccidi tuo padre. E io invece ho colpito lei". Ma in tanti nel Leccese, soprattutto i familiari della ragazzina, si chiedono cosa abbia spinto il ragazzo ad uccidere Noemi: "Gelosia, Noemi aveva troppo amici, si prendeva troppe libertà", avrebbe detto il fidanzato durante l'interrogatorio.

Adesso anche il padre è indagato ed è sospettato di aver aiutato il figlio ad occulatre il cadavere. L'auto era stata lavata e così gli investigatori credono che ci sia stato il tentativo di cancellare tracce di sangue. Adesso i rilievi chiariranno la dinamica esatta di questo terribile omicidio.

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