L'omicidio di Noemi Durini ha sconvolto la comunità di Specchia, piccolo centro nel Leccese. Una scomparsa che si è conclusa nel peggiore dei modi col ritrovamenteo del cadavere della povera ragazza sotto alcune pietre. A condurre gli inquirenti sul luogo in cui è stato trovato il cadavere è stato proprio il fidanzato che ai carabinieri ha detto: "Noemi l’ho uccisa io. Venite vi porto da lei". Poi durante l'interrogatorio, il ragazzo ha aggiunto alcuni particolari: "Abbiamo litigato e l’ho colpita con una pietra". Poi il cambio di versione che però convince davvero poco gli investigatori: "Lei aveva un coltello. Me l’ha dato, mi ha detto uccidi tuo padre. E io invece ho colpito lei". Ma in tanti nel Leccese, soprattutto i familiari della ragazzina, si chiedono cosa abbia spinto il ragazzo ad uccidere Noemi: "Gelosia, Noemi aveva troppo amici, si prendeva troppe libertà", avrebbe detto il fidanzato durante l'interrogatorio.
Adesso anche il padre è indagato ed è sospettato di aver aiutato il figlio ad occulatre il cadavere. L'auto era stata lavata e così gli investigatori credono che ci sia stato il tentativo di cancellare tracce di sangue. Adesso i rilievi chiariranno la dinamica esatta di questo terribile omicidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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