Una volta erano cartelli affissi alle porte, con l'odiosa scritta "non si affitta ai meridionali". Ora gli annunci razzisti hanno cambiato formato, da cartaceo a digitale, ma la sostanza resta la stessa: alcuni italiani non vogliono inquilini che provengano dalle Regioni del Sud.
L'ultimo, triste, caso arriva da Trento. Dove una studentessa abruzzese originaria di Pescara si è vista rifiutare una stanza in affitto perché non proveniva dall'Italia settentrionale. Una scena che sembra arrivare dalla Torino degli anni Cinquanta, dove molti emigrati dal Mezzogiorno si vedevano rifiutare gli alloggi proprio per un pregiudizio razzista.
Sessanta anni dopo, nel Trentino dei tardi anni Duemiladieci, la scena sembra ripetersi. Marta, studentessa di Giurisprudenza all'ateneo della città che con Trieste fu simbolo delle ultime lotte per l'Unità d'Italia, lo ha denunciato al giornale L'Universitario. Racconta di aver ricevuto un rifiuto esplicito, plateale.
"Cerco solo ragazze dal Triveneto e dalla Lombardia, niente di personale", le hanno detto dopo che lei aveva risposto a un annuncio letto su Facebook.
Da parte sua non c'era stata nessuna strana domanda, solo la richiesta di poter visitare l'appartamento. Ma per opporre un rifiuto discriminatorio non serviva un buon motivo, bastava un pregiudizio con radici profonde.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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