Conoscere la lingua e la cultura di uno Stato è necessario per integrarsi. Ma questo ai migranti poco interessa. E ne sono una prova le oltre 550 sanzioni piombate su di loro per non aver superato gli esami olandesi di integrazione, composte da prove di lingua e di cultura nazionale, tutte obbligatorie entro tre anni dall'arrivo nei Paesi bassi.
Bocciati nonostante il prestito
L'Olanda - a differenza dei migranti bocciati - prende sul serio l'integrazione, tanto da offrire un prestito di 10mila euro a ognuno di loro per finanziare la loro istruzione, al fine di inserirli nella società. Soldi che possono non essere restituiti se loro e i loro familiari superano la prova nei tre anni stabiliti.
Eppure nonostante la cospicua somma versate agli stranieri, ben 550 di loro hanno ricevuto multe fino a 1.240 euro per non aver superato i test olandesi di integrazione. Un portavoce dell' agenzia spagnola Efe spiega che "per superare il test sono necessarie conoscenze adeguate della lingua e della società olandese. L'esame di integrazione include lettura, scrittura, ascolto e conversazione", come riporta LaPresse.
Il test è fondamentale
Il superamento del test è un prerequisito obbligatorio sia per l'ottenimento del permesso di soggiorno permanente che della cittadinanza olandese. Le sanzioni però sono il risultato della nuova legge sull'integrazione, entrata in vigore nel 2013, e devono essere pagate all'agenzia del governo che si occupa di immigrazione.
Il portavoce dell'agenzia dal canto suo ammette che penalità di questo
tipo "non sono molto utile nella maggior parte dei casi", perché "non contribusice all'integrazione". Ma è chiaro che nemmeno il prestito la favorisce. E allora sorge una domanda: come si può veramente integrare i migranti?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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