Il narcos Julio Cesar Olivas Felix è stato arrestato domenica all'ora di pranzo all'aeroporto milanese di Malpensa, dopo una soffiata arrivata direttamente dagli Stati uniti, dove Olivas Felix è ricercato per traffico internazionale di droga.
Il 42enne messicano (ma in possesso anche della cittadinanza statunitense) è considerato un pezzo grosso del cartello di Sinaloa capeggiato da "El Chapo" era in partenza per Madrid, dove avrebbe incontrato altre persone o avrebbe proseguito con ogni probabilità per il Messico.
Olivas Felix è ritenuto responsabile di aver organizzato l'importazione di cocaina dal Guatemala in Messico e quindi l'importazione negli Stati Uniti - soprattutto nelle importanti piazze di spaccio californiane di San Diego e Los Angeles.
La Dea (Agenzia federale antidroga degli Usa, ndr) era sulle sue tracce da tempo e venerdì scorso ha allertato la polizia italiana dei movimenti di Olivas Felix, che sarebbe transitato con ogni probabilità dallo scalo varesino. Resta ora da capire perché il super-narcos abbia scelto proprio la Lombardia per allargare il suo giro d'affari, reso difficile negli States sia per le faide interne sia per le indagini sempre più stringenti sul cartello di Sinaloa.
Gli inquirenti italiani, scrive il Corriere, sospettano che Olivas Felix possa essere venuto in Italia per cercare contatti con la n'drangheta e sono sulle
tracce di una donna il cui contatto compare fra le persone cercate dal boss una volta arrivato nel nostro Paese.Per il momento, però, il prossimo passo è molto probabilmente l'estradizione verso gli Usa.
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