Altro che sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti. Secondo il Museo dell'Olocausto di Washington, i morti sarebbero molti di più: "da 15 a 20 milioni" uccisi nelle oltre 42mila strutture tra campi tedeschi e quelli creati da "regimi fantoccio europei, dalla Francia alla Romani".
Lo studio, anticipato dal quotidiano inglese The Independent, verrà pubblicato tra qualche anno e si propone di far luce su alcune delle pagine più nere della storia d'Europa. Considerando oltre ai "classici" campi di concentramento, anche gli impianti dove si producevano scorte militari, i ghetti, i campi di prigionia, i bordelli per i soldati tedeschi, le "case di cura" e le strutture in cui le donne ebree erano costrette ad abortire, ecc. vengono fuori cifre da capogiro: solo a Berlino si condano 3mila campi e ghetti. ''Il numero è così più alto di quanto originariamente pensato'', ha detto Hartmut Berghoff, il direttore del museo: ''Sapevamo anche prima che la vita nei campi e nei ghetti era orribile, ma i numeri adesso sono incredibili''.
"I siti dell'Olocausto erano ovunque", ha aggiunto Martin Dean, coautore della ricerca, "Non si può più pensare adesso che un tedesco dell'epoca fosse ignaro di quanto stava succedendo''.Una scoperta che rischia anche di far riaprire migliaia di cause. Familiari e sopravvissuti, non risarciti perché detenuti in campi non riconosciuti, potranno infatti chiedere nuovamente i danni.
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